Bollo auto non pagato, notizia grandiosa: da questo mese scatta la prescrizione | Un macigno in meno per tante persone
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Quando non dover più pagare il bollo auto (Canva) - finanche.it
Nel caso tu riceva qualche sollecito di pagamento per un bollo auto che ritieni sia caduto in prescrizione, affrettati a far ricorso!
Possedere un’auto comporta una serie di spese fisse, fra cui diverse tasse obbligatorie che ogni proprietario deve sostenere per poter circolare in regola. Costi che, però, variano in base al tipo di veicolo, alla regione di residenza, e all’uso che se ne fa.
Una spesa obbligatoria è l’assicurazione RC Auto, necessaria per coprire i danni causati a terzi, in caso di incidente. E il cui costo varia in base a diversi fattori, fra cui l’età del conducente, la classe di merito, e il tipo di veicolo.
Un’altra è il bollo auto, un’imposta regionale che dev’essere pagata ogni anno, e il cui importo dipende dalla potenza del veicolo, e dalle emissioni inquinanti. Tassa che se non pagata entro i termini previsti, può (come vedremo) comportare sanzioni e interessi di mora.
Infine, tra le spese fiscali legate all’auto, rientrano anche l’IVA sull’acquisto del veicolo, le tasse di immatricolazione, e il super-bollo per le auto di lusso. Tutti costi che incidono sicuramente sul budget annuale di ogni automobilista, dovendo, quindi, esser considerati attentamente prima di acquistare una vettura.
Prescrizione del bollo auto: cos’è, e come funziona
Il bollo auto è una delle tasse più dibattute dagli automobilisti, soprattutto in caso di mancato pagamento. Motivo per cui, in molti si chiedono dopo quanto tempo il debito si annulli, e se l’amministrazione possa (ancora) richiederne il versamento. La risposta in questione, sta nel concetto di prescrizione: ovvero il limite di tempo entro cui l’ente (impositore) può esigerne il saldo. Poiché, una volta superato siffatto periodo, il debito non può più esser reclamato.
Il bollo auto cade in prescrizione dopo tre anni dalla data di scadenza del pagamento. E se entro questo periodo, l’organo non invia alcun avviso ufficiale, il debito viene annullato. Ma la prescrizione non è automatica; e nei casi in cui: la Regione, o l’Agenzia delle Entrate, inviino un avviso anche all’ultimo giorno utile; il termine si azzera, e i tre anni ripartono da capo. A dimostrazione che un bollo non pagato, può restare in sospeso anche per molti anni, se vengono notificati atti interruttivi come cartelle esattoriali, o solleciti di pagamento.
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Come contestare un avviso
Se ricevi una richiesta di pagamento, per un bollo auto che ritieni prescritto, puoi ovviamente contestarla. Prima di tutto, verifica che siano trascorsi tre anni dalla scadenza (senza che ti sia stato notificato alcun sollecito): in caso positivo, puoi presentare una contestazione all’ente di riscossione, chiedendo l’annullamento del debito per prescrizione. E se la richiesta vien respinta, rivolgerti al giudice tributario, mediante cui ottenere una verifica ufficiale. Essendo, quindi, fondamentale conservare tutti i documenti ricevuti, per dimostrare (eventualmente) la scadenza del termine.
Insomma, se la decorrenza è superata, e non ti son stati inviati atti interruttivi, il pagamento non è più dovuto. Mentre in caso contrario, l’ente potrà procedere con il recupero forzato del credito, arrivando anche al fermo amministrativo del veicolo, o al pignoramento di beni. Ragion per cui, conoscere le regole sulla prescrizione è quindi essenziale, per evitare pagamenti non dovuti, e gestire (al meglio) la propria posizione fiscale.