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POS, scatta lo stato di allerta: se avvicini la carta ti lasciano senza un euro | Ci mettono circa 30 secondi

Fai attenzione a eventuali clonazioni delle tue carte

Attento a pagare in POS! (Canva) - financecue.it

Anche pagare in carta è diventato un pericolo. E questo, poiché si rischia che possano clonarlo, ed effettuare acquisti fraudolenti.

Le carte di credito son strumenti essenziali, nella vita quotidiana dell’uomo, anche se la loro sicurezza è spesso minacciata da frodi e clonazioni. Per proteggere, quindi, i nostri dati sensibili, esistono diversi supporti e strumenti progettati proprio per azzerare gli eventuali rischi di accesso non autorizzato.

Una soluzione utile è l’utilizzo di carte elettroniche di protezione, le quali creano interferenze nei segnali RFID (rendendone dunque impossibile, l’eventuale scansione fraudolenta). Alcuni modelli avanzati, dispongono già di funzioni aggiuntive per una maggior sicurezza.

E uno dei metodi più efficaci è, infatti, l’uso di custodie schermate con tecnologia RFID-blocking, accessori che impediscono la lettura a distanza dei dati delle carte. Non a caso, anche i portafogli con questo stipo di schermatura, offrono una protezione simile.

Infine, le app di gestione delle carte, conferiscono un ulteriore livello di protezione, consentendo di bloccare temporaneamente la carta, impostare limiti di spesa, e ricevere notifiche in tempo reale per ogni transazione sospetta.

La truffa dello skimming, minaccia sempre più diffusa

Lo skimming è una delle tecniche di frode più insidiose e diffuse, in grado di colpire chiunque utilizzi una carta di credito o di debito, per effettuare pagamenti o prelievi di denaro. Nello specifico, i truffatori sfruttando dispositivi sofisticati chiamati “skimmer”; copiano i dati delle carte; e li utilizzano per transazioni fraudolente. E questa truffa si verifica principalmente in sportelli Bancomat, terminali POS, e distributori automatici di carburante. Senza che la vittima, inoltre, se ne accorga, finché non nota movimenti sospetti sul proprio conto.

Il termine “skimming” deriva dall’inglese “to skim”, che significa “sfiorare”, o “strisciare”. E trattandosi, quindi, di un metodo fraudolento mediante cui si installano dispositivi detti, appunto, skimmer, nei lettori di carte, i quali copiano i dati contenuti nella banda magnetica. In alcuni casi, i truffatori si servono anche di microcamere o tastierini falsi per acquisire il codice PIN dell’utente: e una volta in possesso di queste informazioni, clonano la carta, e la adoperano per acquisti illeciti, o prelievi di denaro (spesso, ovviamente, in località lontane da quella della vittima, così da render più difficile il tracciamento della frode).

Fai sempre attenzione, mentre paghi con la carta
Furto di dati attraverso i POS (Canva) – financecue.it

Strategie per proteggersi dal furto di dati

Ma difendersi dallo skimming è possibile. Prima di utilizzare un Bancomat, o un terminale POS, devi appunto controllare che il dispositivo non presenti anomalie, come parti sporgenti, o tastiere fuori posto. Non di meno, durante la digitazione del PIN, coprire il tastierino con l’altra mano (per evitare che eventuali microcamere nascoste, catturino proprio il codice). E un altro metodo efficace, quello di prediligere pagamenti con carte dotate di chip EMV, o tecnologia contactless, soggette a minor rischio di clonazione, rispetto a quelle con sola banda magnetica.

E un ulteriore strumento di difesa, il monitoraggio regolare dei movimenti bancari. Controllare frequentemente l’estratto conto, e attivare notifiche per ogni transazione, può aiutare, infatti, a individuare rapidamente eventuali operazioni sospette. Contattando subito, in caso di anomalie, la propria banca, in modo tale che blocchino la carta, e avviino la procedura di rimborso.