Devasini alla Juventus (screenshot Breaking News Italia/Juventus - Youtube) - www.financecue.it
Nuovo azionista in arrivo per la Juventus. Di chi parliamo e da dove arriva la sua scalata verso la serie A italiana?
I miliardari possono essere attratti dall’investimento nel calcio per diverse ragioni strategiche. Il calcio offre una piattaforma globale con un vasto pubblico, permette ai proprietari di aumentare la visibilità dei loro brand e di espandere la loro influenza internazionale.
L’acquisizione di club calcistici può fungere da veicolo per diversificare i portafogli d’investimento. Così possono entrare in un settore con potenziali ritorni economici e farsi conoscere dal grande pubblico.
Un altro motivo è la possibilità di valorizzare asset sottostimati. Molti club calcistici, in campionati come la Serie A italiana, sono considerati sottovalutati rispetto al loro potenziale. Gli investitori vedono l’opportunità di aumentare il valore del club attraverso una gestione efficiente, strategie di marketing innovative e miglioramenti.
Il calcio è un potente strumento di soft power. Possedere una squadra di calcio prestigiosa consente ai miliardari di esercitare un’influenza culturale e politica. Questo aspetto è rilevante per investitori provenienti da Paesi emergenti o con ambizioni geopolitiche specifiche. Qual è un caso in Italia?
Giancarlo Devasini è un imprenditore italiano nato a Torino nel 1964. Ha intrapreso la carriera medica, laureandosi in Medicina a Milano e specializzandosi in chirurgia plastica. La svolta nella sua carriera è avvenuta nel 2014, quando ha fondato Tether, una società operante nel settore delle criptovalute.
Con Tether, Devasini ha introdotto una stablecoin ancorata al dollaro, mirata a portare stabilità in un mercato noto per la sua elevata volatilità. Grazie a questa innovazione, Tether è cresciuta, con un giro d’affari di 140 miliardi di dollari e 350 milioni di utenti a livello globale. Qual è l’ultimo gol di Devasini?
Tether ha annunciato l’acquisizione di una quota di minoranza nella Juventus Football Club. Indiscrezioni suggeriscono che Tether abbia acquistato circa il 5% delle azioni del club bianconero sul mercato secondario, per un investimento di 45 milioni di euro. Questo posizionerebbe Tether come il terzo maggiore azionista della Juventus, dopo Exor e il fondo di investimento Lindsell Train. L’obiettivo di unire nuove tecnologie, come asset digitali, intelligenza artificiale e biotecnologie, all’industria sportiva tradizionale. Oltre all’investimento nella Juventus, Tether ha destinato 775 milioni di dollari a Rumble, una piattaforma video associata alla destra americana.
L’operazione che ha visto Tether entrare nel capitale della Juventus si inserisce in un contesto più ampio di investimenti strategici nel calcio europeo. Negli ultimi anni, l’Arabia Saudita ha avviato un’aggressiva campagna di acquisizioni nel mondo dello sport, rilevando club e stringendo accordi con leghe europee. Il Fondo per gli Investimenti Pubblici saudita ha acquisito il Newcastle United in Premier League e ha attirato giocatori di fama mondiale nella Saudi Pro League con ingaggi milionari. Questa strategia risponde a un obiettivo di soft power, volto a rafforzare l’immagine del paese a livello globale e diversificare l’economia oltre il settore petrolifero. Il calcio, con il suo enorme seguito internazionale, è un veicolo perfetto per questa espansione. La notizia arriva da Open.