Rivoluzione Quattordicesima, da quest’anno verrà dimezzata | A milioni di lavoratori sono cadute le braccia

Da gennaio 2025, sarà possibile cominciare a percepire la quattordicesima mensilità, in busta paga. Che sarà, però, accreditata a giugno.

Gli stipendi italiani, son un tema centrale nel dibattito economico e sociale del Paese. In cui il livello retributivo varia notevolmente, in base a fattori come il settore di appartenenza, la posizione geografica, e l’esperienza lavorativa. E nonostante un costo della vita relativamente alto, in alcune aree, la crescita salariale (negli ultimi anni) è stata piuttosto contenuta.

Il divario retributivo, fra Nord e Sud, è un’altra delle caratteristiche più evidenti. In cui vediamo che le regioni settentrionali, offrono stipendi mediamente più alti, rispetto a quelle meridionali, a causa di una maggior concentrazione di aziende e opportunità lavorative. Uno squilibrio che alimenta, quindi, il fenomeno della migrazione interna.

La differenza salariale è un altro aspetto rilevante, fra i vari settori. Come la finanza e la tecnologia, i quali offrono stipendi superiori, rispetto al commercio e al turismo, dove la retribuzione media è spesso più bassa. Anche la stabilità contrattuale, influisce sul reddito mensile.

Infine, il confronto con gli stipendi di altri Paesi europei, evidenzia una certa stagnazione dei salari italiani. Giacché, mentre in altre nazioni gli stipendi son cresciuti in linea con l’inflazione, in Italia il potere d’acquisto è rimasto invariato: generando, infatti, insoddisfazione fra i lavoratori.

Ecco la quattordicesima, nel CCNL Cooperative Sociali

Con il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali del 26 gennaio 2024, i lavoratori avranno diritto alla quattordicesima mensilità, a partire da gennaio 2025. Un’importante novità per il settore, tale da garantire un’integrazione salariale che verrà erogata, per la prima volta, nelle buste paga di giugno 2025; e successivamente, ogni anno nello stesso mese. L’importo riconosciuto, sarà pari al 50% della retribuzione mensile, calcolato sui ratei (quote in entrata o in uscita) maturati durante l’anno di riferimento.

L’art. 79 bis del CCNL Cooperative Sociali, disciplina il funzionamento della quattordicesima, specificando che l’importo sarà calcolato in base ai mesi di servizio effettivamente prestati. E se il rapporto di lavoro inizia o termina nel corso dell’anno, la somma spettante verrà ri-proporzionata sui mesi lavorati. Inoltre, il periodo di aspettativa non retribuita, non concorre alla maturazione della mensilità aggiuntiva. Motivo per cui, il valore della quattordicesima influirà anche sul TFR, e sull’indennità sostitutiva di preavviso.

A chi spetta la quattordicesima

La quattordicesima, verrà riconosciuta a tutti i lavoratori in forza dal 1° gennaio 2025, indipendentemente, comunque, dalla tipologia di contratto. Venendo, quindi, erogata sia ai lavoratori a tempo indeterminato, che a quelli a tempo determinato; agli apprendisti, nonché ai dipendenti con contratto part-time. E nel caso di quest’ultimo, l’importo verrà proporzionato in base alle ore effettivamente lavorate.

La quattordicesima vien maturata mensilmente, anche se pagata a giugno di ogni anno. E nel 2025, essendo in vigore da gennaio, i lavoratori riceveranno sei ratei su dodici. Il calcolo in questione, si basa sulla retribuzione fissa e continuativa, suddividendo lo stipendio mensile per 24, così da ottenere il rateo mensile. Nel 2026, invece, ne verranno erogati dodici, calcolati su metà stipendio, con un aggiornamento delle retribuzioni da ottobre 2025. Il CCNL, specifica che gli scatti di anzianità, le indennità e gli assegni ad personam, non rientrano nel calcolo base della quattordicesima.