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Addio Bancomat, serrande abbassate in tutta Italia | “È la fine di un’era”: milioni di cittadini senza contanti

Gli sportelli bancomat, stanno, ormai, scomparendo

Gli sportelli bancomat, stanno scomparendo (Canva) - financecue.it

Più passa il tempo, più gli sportelli bancomat stanno scomparendo dal panorama nazionale. Lasciando spazio all’Internet Banking.

Le lunghe file che si formano quotidianamente nelle banche, negli uffici postali e in altri servizi pubblici, son diventate un problema sempre più diffuso. Il cui principale motivo è la carenza di personale, il quale rende appunto difficile gestire l’afflusso di clienti.

Gli utenti, si ritrovano spesso a dover infatti attendere per ore, con evidenti disagi soprattutto per chi ha impegni urgenti, o non può permettersi di dedicare troppo tempo alle pratiche burocratiche.

La mancanza di risorse umane, non a caso, è un tema ricorrente. Che riguarda anche la gestione dei servizi essenziali, già sotto pressione a causa delle nuove normative, e dei carichi di lavoro crescenti.

Una situazione, questa, che sta proprio alimentando un crescente malcontento fra la popolazione. La quale chiede interventi concreti con cui garantire un servizio pubblico più efficiente e veloce, mediante personale (soprattutto) adeguatamente qualificato.

La chiusura degli sportelli bancari, fenomeno inarrestabile

Nel 2024, le banche italiane hanno chiuso 508 sportelli, accorciando la loro rete a meno di 20 mila filiali. La “desertificazione bancaria” (così chiamata), sta diventando una realtà sempre più diffusa in troppe regioni, lasciando un numero sempre più crescente di comuni senza accesso fisico agli istituti di credito. Attualmente, circa il 43% dei comuni italiani non ha più sportelli bancari, fenomeno che colpisce in particolare le aree più periferiche e rurali.

Le conseguenze della chiusura degli sportelli, si fanno sentire soprattutto sulle economie locali. Per cui, circa 230 mila italiani hanno perso la possibilità di accedere a una banca, nel loro comune di residenza. Le piccole e medie imprese, già vulnerabili, son fra le più colpite da siffatta mancanza di accesso. Con un aumento altrettanto importante, delle aziende localizzate in comuni senza sportelli bancari. Inoltre, il divario nell’accesso ai servizi digitali, aggrava la situazione.

Un divario digitale, sempre più crescente, tra le fasce della popolazione
L’Internet Banking in Italia (Canva) – financecue.it

Il digital divide

Anche se la chiusura degli sportelli è giustificata dall’aumento dell’uso dei servizi bancari online, in Italia l’utilizzo dell’Internet banking è ancora inferiore alla media europea. Infatti, solo il 55% degli italiani si avvale di questi servizi; con una percentuale ancor più bassa fra gli over 65. Andando a creare un divario digitale che rende difficile, per molti (specialmente nelle aree più remote), accedere ai servizi bancari necessari.

Per far fronte alla chiusura degli sportelli, “First Cisl” propone la creazione di Osservatori regionali sull’attività bancaria, e l’adozione di politiche mediante cui migliorare l’alfabetizzazione digitale. Con misure concrete, come l’educazione digitale e un’adeguata presenza fisica degli istituti bancari, azioni necessarie per garantire un accesso equo e sostenibile, ai servizi in questione. In particolar modo, nelle regioni più colpite, come la Calabria e la Campania.