Saipem e Subsea7 si uniscono: nasce un colosso dell’ingegneria energetica

Il futuro dell’ingegneria energetica, vede all’orizzonte un nuovo colosso (nato dalla fusione di altri due): Saipem7.

Saipem, importante azienda di ingegneria specializzata nella realizzazione di impianti e infrastrutture energetiche, ha annunciato un accordo di fusione con Subsea7, società norvegese operante nello stesso settore. La nuova entità, denominata Saipem7, sarà guidata congiuntamente dai dirigenti di entrambe le aziende. Con sede principale a Milano, e sarà quotata sia alla Borsa di Milano, che in quella di Oslo. L’operazione in questione, punta a creare un gigante del settore energetico e delle infrastrutture sottomarine, che sia in grado di competere anche al livello globale.

La fusione fra Saipem e Subsea7 è stata ben accolta, dagli investitori e dalle istituzioni: fra cui il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti. Iniziativa considerata strategica per rafforzare la presenza internazionale di entrambe le aziende, migliorando la loro competitività nel mercato globale dell’ingegneria offshore (ovvero, una metodologia relativa al trasferimento di parte dell’azienda, in un altro Paese). Gli analisti finanziari, vedono nella fusione un’opportunità per aumentare l’efficienza operativa, e diversificare il portafoglio di progetti.

Saipem è già parzialmente controllata da due importanti entità italiane: ENI e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), istituto finanziario legato al Ministero dell’Economia. All’attuale, ENI detiene circa il 20% di Saipem; mentre CDP, il 12%. Dopo la fusione, le loro quote si ridurranno (rispettivamente) al 10%, e al 6%, mantenendo comunque un’influenza significativa nella governance della nuova società.

L’unione fra Saipem e Subsea7, punta a rafforzare la leadership nel settore delle infrastrutture offshore, con un’attenzione particolare allo sviluppo delle energie rinnovabili. E la nuova società, avrà le capacità per offrire soluzioni integrate, sia nel settore petrolifero e del gas, che in quello emergente dell’energia eolica offshore (settore in forte espansione al livello globale).

Benefici operativi e finanziari

L’operazione di fusione, permetterà di ottimizzare le risorse, e ridurre i costi operativi, grazie a una maggior sinergia fra le due aziende. La complementarità delle competenze e delle tecnologie, consentirà a Saipem7 di affrontare progetti più complessi, come anche rispondere in modo più efficace, alle richieste del mercato.

Con la creazione di Saipem7, il panorama delle aziende di ingegneria per il settore energetico, vedrà quindi l’ingresso di un nuovo player di rilievo. Avendo, la società, occasione per competere con giganti come TechnipFMC e Halliburton: consolidando, in altre parole, la sua presenza nei mercati chiave di Europa, Medio Oriente e America Latina.

Le sfide di un’importantissima fusione (Canva) – financecue.it

Sfide e prospettive future

Nonostante le opportunità offerte dalla fusione, Saipem7 dovrà affrontare sfide importanti, fra cui la gestione di una transizione complessa, e l’adattamento alle nuove dinamiche di mercato. Tali da richiedere, la crescente attenzione alla sostenibilità e alla transizione energetica, investimenti in tecnologie innovative, e in una strategia orientata alla riduzione dell’impatto ambientale.

La fusione tra Saipem e Subsea7 rappresenta, insomma, una svolta significativa nel settore delle infrastrutture energetiche. E con una governance bilanciata fra i due gruppi, e il supporto delle istituzioni italiane, Saipem7 si prepara infatti a giocare un ruolo di primo piano, nella trasformazione del settore: puntando su innovazione, sostenibilità, nonché efficienza operativa.

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Anastasia Gambera