Pagamenti elettronici, questi Pos ti rubano i soldi | Presta attenzione al cavetto: se è fatto così allontana la carta

Attenzione pagamenti pos (Canva foto) - financecue.it
Attenzione ai Pos compromessi: possono sottrarre i tuoi soldi. Se noti questo dettaglio sull’apparecchio, nascondi la carta!
Negli ultimi anni, i pagamenti elettronici sono diventati sempre più diffusi, offrendo comodità e velocità nelle transazioni quotidiane. Tuttavia, la crescente digitalizzazione porta con sé anche nuovi rischi.
L’innovazione tecnologica ha portato alla nascita di Smart Pos sempre più sofisticati, con funzionalità avanzate che permettono una gestione più fluida dei pagamenti. Tuttavia, la complessità di questi dispositivi potrebbe trasformarsi in un punto debole.
Il pericolo maggiore non deriva da un semplice malfunzionamento, ma da vere e proprie manomissioni che potrebbero alterare il funzionamento del dispositivo senza che il commerciante o il cliente se ne accorgano.
La vulnerabilità individuata riguarda una modalità di attacco ben precisa, che sfrutta il collegamento fisico del Pos a un dispositivo esterno. Questo significa che, se un terminale è stato compromesso, potrebbe inviare i dati delle carte a un sistema controllato dai criminali. Il problema non è teorico, ma è stato dimostrato da un esperto del settore, sollevando serie preoccupazioni per la sicurezza delle transazioni elettroniche.
Il rischio legato ai nuovi Smart Pos
A scoprire questa pericolosa falla di sicurezza è stato Jacopo Jannone, un ingegnere informatico specializzato in cybersecurity. Secondo l’esperto, i nuovi Smart Pos basati su Android offrono una superficie di attacco molto più ampia rispetto ai vecchi modelli. La loro struttura, simile a quella di uno smartphone, li rende vulnerabili agli stessi tipi di attacchi informatici.
Come riportato da Il Giornale, il rischio principale è che i dati delle carte di credito e bancomat vengano sottratti al momento del pagamento. Questo avviene attraverso un collegamento fisico al dispositivo, che permette agli hacker di intercettare informazioni sensibili come il numero della carta, la data di scadenza e persino il PIN. Sebbene questa operazione richieda un accesso fisico al Pos, il timore è che possano essere sviluppate varianti dell’attacco in grado di operare anche a distanza.

Il problema del cavetto USB
Il dettaglio che fa la differenza in questa nuova minaccia è il cavetto USB. Secondo l’analisi di Jannone, il collegamento via USB permette a un malintenzionato di manomettere il Pos in modo da registrare e trasmettere i dati delle carte. Il problema è che questi dispositivi, essendo veri e propri sistemi Android, consentono connessioni avanzate che possono essere sfruttate dai cybercriminali.
Il suggerimento per evitare il rischio è prestare attenzione ai cavi utilizzati nei Pos. Se il dispositivo è collegato a un cavetto non originale o sospetto, è consigliabile evitare di inserire la carta e segnalare immediatamente la situazione. Anche i commercianti dovrebbero controllare periodicamente i propri terminali, assicurandosi che nessuno abbia aggiunto dispositivi estranei. La sicurezza dei pagamenti elettronici dipende anche dalla consapevolezza degli utenti nel riconoscere possibili segnali di compromissione.