Primo Piano

Sostenibilità e innovazione: Ansaldo Green Tech e Sitav puntano sui treni a idrogeno

Ansaldo Green Tech e Sitav collaborano per sviluppare treni a idrogeno e rivoluzionare il trasporto ferroviario.

Negli ultimi anni, il mondo dei trasporti sta cambiando a una velocità incredibile. La necessità di ridurre l’inquinamento e migliorare l’efficienza energetica ha spinto molte aziende a cercare alternative più pulite ai combustibili fossili. Tra queste, l’idrogeno sta emergendo come una delle soluzioni più promettenti, specialmente nel settore ferroviario. La sfida ora è renderlo pratico e conveniente, e su questo fronte molte aziende si stanno dando da fare.

In Italia, diverse realtà industriali stanno lavorando a progetti innovativi per portare questa tecnologia sulle rotaie. Collaborazioni strategiche tra aziende esperte nella produzione di idrogeno e imprese specializzate nei treni potrebbero essere la chiave per trasformare questa idea in realtà. Non si tratta solo di costruire nuovi convogli, ma anche di ripensare l’intero ecosistema ferroviario, dalle infrastrutture ai sistemi di rifornimento.

Oltre agli investimenti tecnologici, è fondamentale creare connessioni tra aziende, università e istituzioni. Convegni ed eventi dedicati stanno diventando sempre più frequenti, perché il confronto tra esperti di diversi settori può aiutare a risolvere i problemi legati alla produzione e distribuzione dell’idrogeno. È un lavoro di squadra: senza ricerca e senza il supporto di chi prende le decisioni a livello politico ed economico, anche le migliori tecnologie rischiano di rimanere sulla carta.

Ma l’innovazione non riguarda solo i treni. Per rendere l’idrogeno davvero competitivo, servono impianti efficienti per produrlo in modo sostenibile. Ecco perché molte aziende stanno investendo nello sviluppo di elettrolizzatori di nuova generazione, capaci di generare idrogeno con un impatto ambientale ridotto e un consumo ottimizzato di risorse. Insomma, è un pezzo del puzzle che non può essere trascurato.

Ansaldo Green Tech e Sitav uniscono le forze per i treni a idrogeno

In questo scenario, Ansaldo Green Tech e Sitav hanno deciso di collaborare per spingere il settore ferroviario verso il futuro. Il loro obiettivo? Sviluppare e promuovere i treni a idrogeno, sia in Italia che all’estero. Ansaldo Green Tech, la divisione “verde” del gruppo Ansaldo Energia, porta la sua esperienza nel settore dell’idrogeno, mentre Sitav, esperta nella costruzione e manutenzione ferroviaria, contribuirà con il suo know-how nel design e nello sviluppo dei convogli.

L’accordo tra le due aziende è stato ufficializzato durante un convegno organizzato dall’Università di Genova, in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle ultime innovazioni legate all’idrogeno e sulle opportunità offerte nel settore ferroviario e logistico. La collaborazione punta a esplorare nuove applicazioni industriali e portuali, con un occhio di riguardo alle esigenze dei committenti del settore. Per portare avanti il progetto nel modo più efficace, è stato istituito anche un gruppo di lavoro dedicato, che avrà il compito di analizzare le opportunità di mercato e le migliori soluzioni tecnologiche per realizzare locomotive di nuova generazione.

Elettrolizzatori AEM (Ansaldo Energia foto) – www.financecue.it

Il ruolo strategico dell’idrogeno nella mobilità sostenibile

Antonio Ghiglia, presidente di Sitav, si dice convinto che questa partnership sia il modo giusto per ottenere risultati concreti. Secondo lui, l’idrogeno rappresenta un’opportunità enorme per rivoluzionare il settore ferroviario e abbattere le emissioni, specialmente in ambienti industriali e portuali. Anche Vittorio Olcese, amministratore delegato di Ansaldo Green Tech, sottolinea l’importanza della collaborazione, evidenziando come il supporto del mondo accademico e delle istituzioni sia fondamentale per trasformare questa visione in realtà.

L’impegno di Ansaldo Green Tech nel settore dell’idrogeno ha ricevuto un’importante spinta grazie a un finanziamento di 317 milioni di euro, concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questi fondi saranno utilizzati per sviluppare elettrolizzatori di ultima generazione, basati sulla tecnologia AEM (Anion Exchange Membrane). Questi dispositivi sono in grado di produrre oltre 500 kg di idrogeno al giorno, con una maggiore efficienza rispetto alle tecnologie attualmente disponibili. Se applicati al settore ferroviario, potrebbero segnare un punto di svolta verso un trasporto su rotaia completamente sostenibile.

Published by
Furio Lucchesi