Gli italiani tornano a risparmiare: +20 miliardi in banca, ma gli interessi restano bassi

Illustrazione di un'analisi di mercato (Pixabay FOTO) - www.financecue.it
E’ probabilmente una buona notizia sapere che molti italiani sono tornati a risparmiare, nonostante siano ancora bassi gli interessi.
Nel 2024, i conti correnti degli italiani hanno visto un’impennata. Dopo un periodo di flessione, i saldi dei depositi bancari di famiglie e imprese hanno registrato un aumento significativo, raggiungendo la cifra record di 1.363,6 miliardi di euro. Questo rappresenta un incremento dell’1,5% rispetto all’anno precedente, un dato positivo dopo il calo del 9,2% registrato tra il 2021 e il 2023.
Questa inversione di tendenza è dovuta a diversi fattori. L’inflazione, che aveva messo a dura prova le famiglie e le imprese negli anni precedenti, ha iniziato a diminuire, creando un clima di maggiore fiducia. Anche la politica monetaria ha giocato un ruolo fondamentale, con i tassi d’interesse che sono rimasti alti, incoraggiando le persone a tenere i propri risparmi al sicuro nei conti correnti.
Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia. Nonostante l’aumento della liquidità, i tassi sui depositi bancari sono rimasti bassi, limitando le opportunità di investimento per i risparmiatori. Le banche, invece, stanno godendo di margini d’interesse in crescita, creando un divario tra la redditività delle banche e il rendimento offerto ai clienti.
Questa situazione ha portato a un dibattito sul ruolo delle banche nell’incentivare il risparmio e l’investimento. La Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, autrice di quest’analisi, ha sollevato la questione, chiedendo alle banche di riconoscere rendimenti più equi ai risparmiatori per mantenere la fiducia del settore.
Alla ricerca di buoni rendimenti
La crescita della liquidità nei conti correnti e nei depositi vincolati è un segnale chiaro che gli italiani stanno cercando di preservare il proprio capitale in un momento di incertezza economica. Tuttavia, la disaffezione verso i pronti contro termine, che hanno visto un calo del 10,8%, indica che i risparmiatori sono alla ricerca di strumenti di risparmio più remunerativi.
La politica monetaria della BCE ha reso i pronti contro termine meno attraenti, spingendo le persone a cercare alternative. C’è una crescente propensione a investire in strumenti di risparmio più redditizi, ma senza rinunciare alla sicurezza della liquidità. Questo significa che i risparmiatori sono alla ricerca di un equilibrio delicato tra rendimento e sicurezza, un compito non facile in un contesto economico complesso.

E il mercato immobiliare?
La ripresa del mercato dei mutui è un altro segnale positivo per l’economia italiana. Il taglio dei tassi BCE ha dato una spinta ai mutui, con un aumento di 5,3 miliardi di euro nella seconda metà del 2024. Lo stock totale dei mutui è passato da 420,8 miliardi a maggio a 426,1 miliardi a dicembre. Questa ripresa è coincisa con un abbassamento del costo del denaro al 2,75%, un dato che ha favorito l’accesso al credito per le famiglie e le imprese. Il mercato immobiliare beneficia di questa dinamica, con una possibile spinta all’economia e al PIL.
L’aumento della liquidità nei conti correnti degli italiani, quindi, è un fenomeno complesso che riflette le incertezze del contesto economico attuale. I risparmiatori sono alla ricerca di rendimenti migliori, ma senza rinunciare alla sicurezza. La ripresa del mercato immobiliare offre un segnale di speranza, ma è fondamentale che le banche offrano rendimenti più competitivi sui depositi per incentivare l’investimento e la crescita economica.