IMU, ottenere l’esenzione diventa facilissimo | Svolta pazzesca nel 2025: a dirlo è proprio la Legge

Esenzione IMU (Canva foto) - financecue.it
Ottenere l’esenzione IMU è ora più semplice che mai: arrivano nuovi sconti ed esenzioni per i cittadini, scopri i dettagli.
Per anni, l’esenzione IMU è stata un labirinto di regole e cavilli burocratici, spesso difficili da interpretare. Chiunque avesse più di un’abitazione si trovava a dover dimostrare che l’intero nucleo familiare risiedeva nella stessa casa per poter evitare il pagamento dell’imposta. Una condizione rigida, che ha generato non pochi problemi e un’infinità di contenziosi con i Comuni.
Fino a poco tempo fa, infatti, se due coniugi avevano residenze diverse, anche per necessità come il lavoro, l’IMU era comunque dovuta su almeno una delle due case. Questo significava che molte famiglie, pur avendo abitazioni realmente usate come prima casa, si vedevano negare l’esenzione. Una situazione paradossale, che finalmente è stata risolta.
Con le ultime novità, tutto è diventato più semplice e, soprattutto, più equo. Ora non è più necessario che tutta la famiglia viva sotto lo stesso tetto per ottenere l’esenzione, eliminando una delle rigidità più contestate del sistema fiscale.
Ma cosa ha portato a questo cambiamento? Le risposte arrivano direttamente dalle recenti decisioni della Corte Costituzionale e della Cassazione, che hanno fatto finalmente chiarezza su chi ha diritto all’esenzione e su quali sono le nuove regole da seguire.
Cosa cambia per l’esenzione IMU
Con l’ordinanza n. 4292/2025, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio già introdotto dalla sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale: l’esenzione IMU si applica anche nel caso in cui i coniugi abbiano residenze diverse. In pratica, se marito e moglie vivono in due case diverse, entrambe possono essere considerate abitazione principale, senza che uno dei due debba pagare l’IMU.
Questa decisione segna un vero punto di svolta, perché fino a oggi chi si trovava in questa situazione era costretto a versare l’imposta su almeno uno degli immobili, anche se entrambi venivano usati come prima casa. Ora, invece, i contribuenti possono finalmente ottenere l’esenzione senza dover dimostrare che tutta la famiglia vive sotto lo stesso tetto. Come spiega anche Investire Oggi, si tratta di una semplificazione che riduce i contenziosi con i Comuni e garantisce maggiore chiarezza sulle regole.

Meno burocrazia, più vantaggi per i contribuenti
Questa novità semplifica enormemente la vita di molte famiglie italiane. I coniugi che per motivi di lavoro o altre necessità hanno residenze separate non dovranno più preoccuparsi di pagare l’IMU su una delle due case. Finalmente, la legge riconosce che la realtà abitativa di tante famiglie è cambiata e che non tutti possono o vogliono vivere nella stessa casa.
L’ordinanza della Cassazione chiude quindi una lunga fase di incertezze e polemiche, dando ai contribuenti una regola chiara e soprattutto più giusta. Una vittoria per chi da anni chiedeva un sistema fiscale più equo e meno burocratico.