Effetto Trump: i miliardari perdono 209 miliardi in poche settimane

Presidente Donald Trump (screenshot @realDonaldTrump/X.com) - www.financecue.it
Voci di corridoio parlano di un “Effetto Trump” che si sarebbe abbattuto sui miliardari, con perdite per 209 miliardi. Com’è possibile?
Durante la cerimonia dello scorso 20 gennaio per l’insediamento di Dinald Trump come Presidente USA, in prima fila c’erano gli uomini più ricchi del mondo. Anche l’indice S&P 500 di Wall Street aveva visto un’impennata fuori misura.
Tra i singoli partecipanti a quell’evento, qualcuno ha guadagnato più di altri. Lo sa bene Elon Musk: la sua Tesla è riuscita a guadagnare il 98% in più dopo le elezioni che hanno visto la vittoria del Taikun.
L’impatto di Trump sulla finanza non è da sottovalutare. Lvmh di Arnault è salito del 7% la settimana prima della vittoria del nuovo Presidente. Mark Zuckerberg di Meta non ha potuto lamentarsi, con un +9% nella settimana prima dell’insediamento e del 20% nel mese successivo.
L’effetto Trump sull’economia americana – e di conseguenza su quella mondiale – ha lasciato il segno in negativo solo poco tempo dopo. Ecco quali sono le cause che hanno portato a bruciare 209 miliardi in pochissimo tempo!
L’effetto Trump
La ricchezza dei miliardari in calo si è fatta sentire subito dopo, con il -6,4% che ha colpito l’indice S&P 500 al momento della discesa in campo attiva del Taikun. In tutto, tra tutte le aziende dei miliardari partecipanti all’evento, dal 17 gennaio si sarebbero persi 1400 miliardi.
Una cifra che in tantissimi faticano a immaginare. Non tutti sono stati persi da un solo miliardario, ma è impressionante. Lo stesso Musk ha dovuto fare i conti con -148 miliardi di dollari in meno. Com’è andata agli altri?

Le perdite dei miliardari
Si parte da Jeff Bezos e da Amazon, che ha perso il 17% del valore delle azioni, per un totale di 29 miliardi. Non va meglio a Sergej Brin – patron di Google – che ha perso la scommessa con le stime trimestrali sui ricavi, ha chiesto ai suoi dipendenti di Gemini un impegno di 60 ore in ufficio e ha perso 22 miliardi dal calo delle azioni di Alphabet del 7%. Per Brin ci sono anche dei guai su Chrome, perché il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto di venderlo per poter garantire la concorrenza. Arnalult e Zuckerberg se la sarebbero cavata con 5 miliardi di dollari in meno ciascuno. Il totale fa impressione: 209 miliardi in pochissimi giorni.
L’effetto Trump non si ferma, però, ai miliardari. La situazione dei dazi non aiuta l’economica e si parlerebbe già di guerra per i dazi tra gli esperti. Quello che è certo è che Cina e Canada hanno deciso di rispondere alle manovre protezionistiche del nuovo Presidente con dazi a loro volta sulle importazioni americane. In questo contesto, anche l’Unione Europea avrebbe deciso di difendersi, ma si attende una strategia condivisa. Non si sa ancora come finirà la questione delle terre rare, delle quali alcune multinazionali USA del tech – parliamo di Apple, Google, Microsoft solo per citarne alcune – hanno bisogno per produrre gli smartphone. Gran parte di queste realtà hanno la produzione di parti in centri di produzione in loco per ridurre i costi, ma questa strategia potrebbe non bastare. La notizia arriva da Swissinfo.ch.