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Oggi, il problema economico comporta una notevole contrazione, nell’acquisto di una casa. Ecco perché, devi assolutamente fare così.
In Italia, possedere una casa di proprietà è sempre stato considerato un traguardo importante, e un segno di stabilità. Da tempo immemore, rappresentando infatti non solo un bene materiale, ma anche un simbolo di sicurezza e di appartenenza, trasmesso di generazione in generazione.
Fino a qualche decennio fa, la proprietà immobiliare era vista come una forma d’investimento sicuro, e un modo per costruire un’eredità familiare. Poiché acquistare una casa, significava mettere radici, e creare un punto di riferimento stabile per sé e i propri figli.
Le politiche fiscali favorevoli, e le opportunità di credito agevolato, hanno favorito per lungo tempo l’acquisto di immobili, rendendo quindi il mattone uno degli investimenti più ambiti. Soprattutto perché la casa di proprietà è sempre stata considerata una garanzia per il futuro.
Tuttavia, negli ultimi anni il mercato immobiliare e le condizioni economiche, son cambiati, rendendo più complesso – per le nuove generazioni – seguire siffatta tradizione.
Stipendi insufficienti
Uno dei principali problemi del mercato degli affitti in Italia è il divario fra il costo delle locazioni, e il livello degli stipendi. Motivo per cui, nelle grandi città come Firenze, Venezia, Roma e Milano, gli affitti son paragonabili a quelli di altre città europee, con salari, però, nettamente inferiori alla normalità. Squilibrio che rende, quindi, difficile sostenere le spese di affitto, senza sacrificare altre necessità fondamentali. Creando, difatti, un gap economico che limita l’accesso alla casa.
Un altro ostacolo significativo è rappresentato dalla difficoltà di sfrattare un inquilino insolvente. Dal momento che, la burocrazia italiana è complessa, e le procedure di sfratto possono durare anni. Di conseguenza, molti proprietari cercano di tutelarsi, chiedendo diverse mensilità di caparra, o garanzie come fideiussioni bancarie o buste paga. In alcuni casi, i proprietari preferiscono affittare solo a conoscenti, o a chi offre garanzie economiche solide, rendendo l’accesso alla casa ancor più difficile, per chi è magari privo di un lavoro stabile.

Convivenze forzate
Una situazione che crea, dunque, notevoli difficoltà, per chi cerca casa soprattutto nelle città più richieste come Milano, Venezia e Bologna. E la conseguenza è che molti giovani, anche dopo aver terminato gli studi, si trovano costretti a vivere in appartamenti condivisi, per dividere le spese. Comportando la rinuncia alla privacy, e la possibilità di costruire una vita indipendente. Tale da condizionare la libertà individuale, e una progettualità futura.
Per aggirare il problema dei costi elevati, sempre più persone ricorrono quindi al subaffitto. La cui pratica più diffusa, consiste nell’affittare una casa spaziosa, e/o subaffittare una o più stanze, utilizzando piattaforme come Airbnb per coprire le spese. In questo modo, i guadagni derivati dal subaffitto possono pareggiare, o addirittura superare il costo dell’affitto stesso, consentendo a molti di vivere praticamente a costo zero. Soluzione, insomma, che seppur informale, è legale e ormai ampiamente diffusa nei centri urbani italiani.