Dal 29 marzo si torna all’ora legale: risparmi per 2,2 miliardi di euro in 20 anni

Il ritorno dell’ora legale promette nuove opportunità di risparmio per milioni di famiglie italiane. Presto dovrai spostare le lancette.

Ogni anno, con l’arrivo della primavera, ci ritroviamo a fare lo stesso gesto: spostare in avanti le lancette dell’orologio. Un’abitudine che, all’apparenza, sembra solo simbolica, ma che in realtà nasconde cambiamenti reali nel nostro quotidiano.

Più luce la sera vuol dire meno lampadine accese, meno energia consumata, e bollette un po’ più leggere. Ma è davvero così?

In molti ormai associano l’ora legale a giornate più lunghe, passeggiate dopo il lavoro, tempo in più da vivere all’aria aperta. Ma dietro questi piccoli piaceri si nasconde anche un impatto tangibile sull’uso dell’energia.

Spostare le lancette in avanti significa, in pratica, adattare i nostri ritmi a quelli del sole, sfruttando meglio le ore di luce naturale. Ma vediamo quali sono i numeri reali del risparmio.

I vantaggi e gli svantaggi dell’ora legale

Il beneficio, però, non è solo personale. Ogni lampadina che resta spenta un po’ più a lungo contribuisce a un risparmio collettivo. Negli anni, infatti, questo semplice meccanismo ha permesso all’intero Paese di contenere i consumi elettrici e alleggerire il peso delle bollette. Un vantaggio ancora più importante oggi, con i costi dell’energia che restano elevati e con tante famiglie che cercano modi concreti per risparmiare.

Certo, l’effetto non è identico per tutti. In una città come Bolzano, ad esempio, l’alba e il tramonto non seguono gli stessi orari di Palermo. Ma il principio resta valido ovunque: avere più luce durante le ore in cui si è attivi permette di consumare meno, soprattutto nei mesi caldi, quando si sta di più fuori casa e si accendono meno le luci.

Quando cambiano le lancette e perché conviene

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, tornerà l’ora legale. Alle 2:00 del mattino, le lancette andranno spostate avanti di un’ora. Questo orario rimarrà in vigore fino a fine ottobre, e porterà con sé più luce al pomeriggio, con conseguenze dirette sulla bolletta elettrica.

Come ricorda Luce-gas, solo nel 2024 l’Italia ha risparmiato oltre 90 milioni di euro grazie a questa variazione oraria. In termini energetici, si parla di 370 milioni di kWh in meno consumati: quanto basta per coprire il fabbisogno annuo di 140mila famiglie. E se guardiamo agli ultimi 20 anni, il risparmio cumulato arriva a 2,2 miliardi di euro. Una somma enorme, ottenuta semplicemente sfruttando meglio la luce del sole.