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Rivoluzione affitto, da oggi cambia tutto | Scatta il risarcimento da parte del proprietario: deve ridarti le ultime mensilità

Salotto di casa

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Il risarcimento da parte del proprietario: scopri la rivoluzione affitto, da oggi cambia tutto e deve ridarti le ultime mensilità.

Il rapporto tra locatore e conduttore è un equilibrio delicato, sancito da un contratto che definisce diritti e doveri reciproci. In questo scenario, il canone di locazione rappresenta il fulcro economico dell’accordo, ma non è l’unico aspetto rilevante.

La legge tutela l’inquilino, prevedendo specifiche situazioni in cui è possibile richiedere la restituzione delle somme già versate, ribaltando le dinamiche tradizionali e introducendo una vera e propria rivoluzione nel settore degli affitti.

La validità del contratto di locazione è un presupposto essenziale per garantire la tutela dei diritti di entrambe le parti. Un contratto nullo o viziato può invalidare le clausole relative al pagamento del canone, aprendo la strada alla richiesta di rimborso. Inoltre, il proprietario non può imporre aumenti arbitrari del canone, né richiedere pagamenti aggiuntivi per migliorie non concordate, pena la restituzione delle somme indebitamente percepite.

La giurisprudenza ha consolidato un orientamento favorevole all’inquilino, riconoscendo il suo diritto a ottenere la restituzione dei canoni in determinate circostanze. L’esercizio di tale diritto richiede una scrupolosa attenzione ai dettagli e la conservazione di prove documentali che attestino le violazioni contrattuali o le irregolarità commesse dal proprietario.

Quando l’inquilino può richiedere il risarcimento

L’inquilino può richiedere il risarcimento dei canoni di affitto in presenza di vizi occulti dell’immobile, che ne pregiudicano l’uso pattuito nel contratto. Tali vizi, se preesistenti alla stipula del contratto e non dichiarati dal proprietario, possono giustificare la risoluzione del contratto e la restituzione dei canoni versati. In questo caso, è fondamentale inviare una diffida al proprietario e documentare accuratamente le condizioni dell’immobile, avvalendosi di fotografie, video o perizie tecniche.

L’inquilino può richiedere il risarcimento anche in caso di canone di affitto superiore a quello indicato nel contratto registrato. Il proprietario non può esigere un aumento non previsto dal contratto, né richiedere pagamenti aggiuntivi per le migliorie apportate all’immobile, a meno che non siano state espressamente concordate con l’inquilino.

Scrivania
Scrivania (PIXABAY FOTO) – www.financecue.it

Contratto di affitto non registrato

Il contratto di affitto non registrato è nullo, e l’inquilino può richiedere la restituzione di tutti i canoni versati, al termine del periodo di locazione, il deposito cauzionale deve essere restituito all’inquilino, a meno che il proprietario non avvii un’azione legale per trattenere le somme a copertura di eventuali danni o importi impagati, dimostrando in modo inequivocabile l’esistenza di un credito legittimo.

La tutela dei diritti dell’inquilino è un pilastro fondamentale per garantire un rapporto di locazione equilibrato e trasparente. In caso di dubbi o controversie, è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto immobiliare, in grado di fornire assistenza legale qualificata e di tutelare i propri interessi in sede giudiziale.