Home » Finanza » Approvato Decreto Aiuti quater: ecco cosa prevede

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Aiuti quater. E’ un decreto che mira a contrastare l’aumento del costo dell’energia e dunque il conseguente rincaro delle bollette. La cifra stanziata si aggira intorno ai 9 miliardi di euro. I 13 articoli del testo spaziano dalle modifiche alla disciplina del Superbonus fino alla proroga dei crediti di imposta e del taglio delle accise passando attraverso l’aumento del tetto del contante fino ad arrivare alla rateizzazione delle bollette. Ma analizziamole meglio.

Decreto Aiuti quater

Decreto Aiuti quater, energia

Per le società che hanno il core business nell’ambito energetico, è stata approvata la proroga, fino alla fine dell’anno, dei crediti di imposta. Le aliquote del credito di imposta potenziate sono del 40% per le imprese cosiddette “energivore” e “gasivore” mentre sono del 30% per le imprese piccole che usano energia con una potenza a partire dai 4,5 kW. Questa proroga sarà applicata anche agli esercizi commerciali nonché ai bar e ai ristoranti. Fino al 31 dicembre è stata prorogata anche la riduzione delle accise sulla benzina. Queste sono le misure che assorbono maggiormente l’importo stanziato. Infatti, assieme, valgono circa 4,4 miliardi di euro.

Decreto Aiuti quater

Rateizzazione bollette

Le imprese residenti in Italia potranno avere la possibilità di rateizzare le bollette di gas e luce. Ciò sarà possibile purché il valore ecceda l’importo medio contabilizzato nel 2021 per i consumi effettivi avuti nel periodo di tempo compreso tra il 1° ottobre 2022 ed il 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023. Laddove non si paghino due rate, anche non consecutive, la rateizzazione decade. Per questa misura, lo stanziamento è pari a 5 miliardi. E’ possibile ottenere anche la garanzia SACE che viene rilasciata “a condizione che l’impresa richiedente non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel corso degli anni nei quali si procede al riconoscimento della rateizzazione. […] Per le imprese che abbiano già distribuito dividendi o riacquistato azioni al momento della richiesta, l’impegno è assunto dall’impresa per i dodici mesi successivi”.

Decreto Aiuti quater

Premi aziendali esentasse

Le imprese potranno concedere ai dipendenti dei fringe benefit per pagare le tasse. Questi premi esentasse non dovranno superare gli euro 3.000. Dunque, queste somme, entro il limite di euro 3.000 non andranno a formare il reddito imponibile.

Decreto Aiuti quater, il gas

Il Gestore dei servizi energetici (GSE), inoltre, avrà più tempo rendere sicuro il gas naturale per poi rivederlo a prezzi calmierati. Infatti, il termine è stato prorogato al 31 marzo 2023. Il GSE avrà dunque più tempo per restituire il prestito dello Stato pari a circa 4 miliardi.

Decreto Aiuti quater

In deroga al decreto legislativo del 2006, sono state rilasciare nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia per incrementare la produzione di gas naturale. Sono state inoltre concesse le coltivazioni di idrocarburi “poste nel tratto di mare compreso tra il quarantacinquesimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po ad una distanza dalla costa superiore a 9 miglia” dato che esiste il divieto di trivellazione.

Decreto Aiuti quater, revisione superbonus

La bozza di aiuti riduce la percentuale di sconto a partire dal 2023, percentuale che scende dal 110% al 90%. L’agevolazione è confermata anche per gli immobili unifamiliari purché ci sia un limite di reddito, che si aggira intorno ai 15mila, in base al quoziente familiare. Si potrà fruire delle detrazioni ancora fino al 31 marzo 2023. Questo sarà possibile a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dell’intero intervento.

Decreto Aiuti quater

Decreto Aiuti quater, tetto del contante

È salita ad euro 5.000 la soglia entro cui sarà possibile pagare in contanti, contrariamente a quanto stabilito dalla normativa precedente che invece voleva la soglia ferma ad euro 2.000.  E’ pari ad euro 80 milioni, lo stanziamento fatto per aiutare i commercianti che hanno l’obbligo di trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. L’aiuto si tramuta in un credito di imposta al 100% della spesa sostenuta e fino ad euro 50 per ogni registratore di cassa che si possiede.

Si sono stanziati inoltre euro 100 milioni per il rinnovo del contratto del comparto dell’istruzione e della ricerca.