Decreto Cura Italia, prevista la nazionalizzazione di Alitalia
Le somme stanziate nel decreto Cura Italia dovevano essere esclusivamente destinate a finanziare l’emergenza Covid-19. Ospedali al collasso e economia in ginocchio non sono bastati a frenare il repentino intervento in favore di Alitalia. Altri 500 milioni di euro al fine di nazionalizzare la Compagnia Aerea Italiana, aggiunti ai 200 milioni destinati per tutti i dipendenti facenti capo a compangnie aeree con licenza italiana attraverso l’erogazione della Cigs.
Prevista la costituzione della NEWCO….
Il testo dell’art. 79 del suddetto Decreto afferma che “in considerazione della situazione determinata sulle Attività di Alitalia è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal MEF ovvero da una società a prevalente partecipazione pubblica.” La società sarà costituita con decreti del MEF , che ne fisserà il capitale e nominerà i vertici.
I 500 milioni serviranno prevalentemente a dotare la Newco di capitale iniziale e di eventuali successivi aumenti di capitale. La Newco dovrà prendere in affitto dalla gestione commissariale le attività di Alitalia. Attualmente , però, resta un mistero quali parti di Alitalia e quanti dipendenti entreranno nella nuova compagine.
Alitalia è la fissazione di tutta la classe politica
Negli anni, comprendendo questo intervento, Alitalia ha ricevuto circa 10 miliardi di euro. Praticamente la stessa somma che servirebbe per acquistare le più grandi compagnie del settore.
Ma Alitalia è strategica?
Spesso si dice che Alitalia sia strategica ma è davvero così?
Prima di tutto bisogna mettere in chiaro cosa significhi essere una compagnia strategica.
Nel caso di una compagnia aerea dovrebbe essere strategica una compagnia che garantisca una quota rilevante del mercato. Alitalia lo fa?
Controllando le quote di mercato del 2018 (ultimi dati certi disponibili) si può notare che Alitalia garantisca una quota minima di voli per il mercato italiano.
Cosa si poteva fare con quella cifra?
In una situazione del genere tutelare una sola compagnia rischia di portare a situazioni di oligopolio che andranno a discapito dei consumatori.
Le imprese aerea hanno tutte problemi in una situazione del genere, anche le più sane, di conseguenza è necessaria una iniezione di liquidità per tutte le compagnie e non dirigere quei soldi su una sola compagnia.
Con la stessa cifra si sarebbero anche potute eliminare tutte le tasse comunali sui biglietti aerei (pari a circa 6,5 euro per biglietto). La misura costerebbe circa 30 milioni di euro al mese e ridurrebbe significativamente i prezzi dei biglietti.
Altri modi per spendere quella cifra
Vista la crisi sanitaria è opportuno dare degli ordini di grandezza più attuali che mai.
Con circa 500 milioni di euro sarebbe possibile realizzare circa 6200 posti in terapia intensiva (il costo per ogni posto letto in ICU è stimato in 80000 euro).
Triste constatazione
Purtroppo la situazione attuale non è servita per fare delle scelte responsabili e per evitare gli sprechi ma è stata sfruttata per gli ennesimi interventi “politici” che non fanno bene alla collettività ma solo a poche categorie. Poteva essere l’occasione per maturare ma anche questa volta così non è stato.