Il tasso interbancario: l’Euribor e il Libor
Le Banche hanno sempre bisogno di muovere capitali per conseguire i propri obiettivi di mercato. Ad esempio può essere necessario uno spostamento di capitali da una banca all’altra nel giro di poche ore e ciò viene fatto ovviamente dietro un tasso di interesse.
Bene, il tasso di interesse nel caso europeo prende il nome di EURIBOR, che è una sigla che sta per EURo Inter Bank Offered Rate.
Questo tasso viene molto utilizzato con molteplici funzioni, dal per regolare i tassi delle cedole per certe obbligazioni (ad esempio BTP con cedola indicizzata all’EURIBOR 6 mesi + una percentuale fissa) all’essere usato come base di partenza per la stipula di un mutuo per la casa. In questo caso oltre all’EURIBOR viene aggiunta la parte di guadagno della banca che prende il nome di Spread. Attenzione: non è lo stesso spread che viene usato per indicare la differenza fra i rendimenti di due titoli obbligazionari statali (BTP-Bund tedeschi).
Come viene deciso il tasso Euribor?
La decisione spettava fino a poco tempo fa a un insieme di 44 banche nazionali poi diventate 20, tramite un giro di chiamate telefoniche. Il problema di questa metodologia è chiaro: nessuno sa cosa può succedere in quelle telefonate. Ovviamente sono nati delle controversie ma di questo parleremo più avanti.
Oggi il tasso viene deciso in modo molto più semplice: si usa quello effettivo nato dagli scambi di mercato. La Banca Centrale Europea ha un ruolo fondamentale a riguardo: a seconda dell’offerta di moneta e del costo del denaro il tasso si adegua. I casi principalmente sono due: in caso di espansione monetaria, per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese e dei privati, il tasso scende. Ciò accade spesso in periodi di congiuntura economica negativa. Contrariamente, per mantenere l’equilibrio, in caso di espansione del corso economico i tassi si alzeranno.
Non è sempre così però: come si può vedere nell’immagine un rischio di credito potrebbe far alzare i tassi. Si ricorderà che a seguito della crisi del 2007/2008 il tasso EURIBOR registra il suo massimo oltre il 5%, salvo poi tornare basso per contrastare la recessione con un più facile accesso al credito.
Il tasso oggi
Attualmente l’EURIBOR mostra tassi negativi. Questo per agevolare appunto l’entrata dei credito monetario a privati e imprese a seguito del periodo di recessione economica. È attesa in questi giorni la conferenza stampa della BCE che si esprimerà sulla continuazione del Quantitative Easing, ossia sul prolungamento o sullo stop del sostegno economico nel mercato secondario da parte della BCE con gli acquisti di titoli obbligazionari di imprese private e degli Stati.
Accanto all’EURIBOR un ruolo importante lo assume il tasso EONIA, sigla per Euro Over Night Index Average. Mentre l’EURIBOR viene calcolato a un mese, tre mesi, sei mesi e un anno, il tasso EONIA viene usato come benchmark per le operazioni giornaliere. Il tasso viene comunicato di giorno in giorno fra le 18.45 e le 19.00 da parte della BCE e della Federazione Bancaria Europea.
La differenza fondamentale e la cosa più importante da capire che l’EURIBOR non viene deciso dalla Banca Centrale Europea, che agisce invece sui tassi di rifinanziamento e sui tassi overnight.
Il LIBOR
Il LIBOR in sostanza assolve le stesse funzioni dell’EURIBOR. La differenza base sta nel fatto che il Regno Unito (sebbene sia sotto l’egida dell’Unione Europea) ha deciso di continuare ad utilizzare il proprio tasso interbancario di prestito poiché, mentre l’EURIBOR è il principale benchmark per le operazioni in euro, il Libor si riferisce alle transizioni riguardanti altre valute: la Sterlina inglese, il Dollaro USA, lo Yen e il Franco svizzero. Anche l’euro in ribalta rientra nello specchio del LIBOR ma non è il principale utilizzato.
Come si calcola?
Il calcolo del LIBOR è un po’ più arzigogolato: le principali banche inglesi (con un numero massimo di 18 banche) si ritrovano per decidere il tasso ogni giorno. Ogni banca propone il suo tasso, si tolgono le quattro cifre più alte e le quattro più basse e si fa la media.
Semplice e lineare. Problema: ricordate gli scandali di cui parlavo prima?
Lo scandalo LIBOR
La determinazione precisa di EURIBOR e LIBOR è fondamentale. Anche un solo centesimo percentuale aggiuntivo (0,01%!) può rendere certe operazioni più appetibili e quindi definire lo spostamento anche di grossi depositi di denaro da una banca all’altra.
Ciò che accadde con Barclays fu l’esatto opposto: l’istituto ammise di aver manipolato il LIBOR al ribasso per motivi di solidità strutturale finanziaria. Ossia, nonostante la banca presentasse delle difficoltà, il tasso dichiarato dai dipendenti era minore (un tasso basso è sintomo di un istituto solido dato che presenta meno rischio di credito).
Si scoprirono poi anche altri istituti che “rimaneggiavano” i tassi e sono stati tutti multati per una cifra complessiva di 5,6 miliardi di dollari. Fra questi anche JPMorgan e UBS.