La settimana dei mercati finanziari (17-21 Agosto)
Indici, stocks, valute e commodity: questo e molto altro nella rubrica settimanale sull’andamento dei mercati finanziari di FinanceCue.
Calendario Economico
Indici principali
Come si può notare dal grafico sopra riportato, continua il buon momento di forma dei mercati americani e indiani, mentre gli indici di Asia e Europa continuano a soffrire. Vediamo nel dettaglio la situazione.
Come si può notare dal grafico, il Nasdaq continua a crescere. L’indice si trova stabilmente sopra la media mobile a 18 periodi, a quota 11314 dollari. Inoltre l’ATR indica una bassa volatilità e l’oscillatore RSI, oltre a non evidenziare nessuna divergenza, si trova al di sotto della fascia di ipercomprato. Questi indizi suggeriscono che il momento positivo dell’indice potrebbe continuare anche nelle prossime sessioni.
L’indice europeo è in affanno. Come già anticipato nella premessa, non è stata una grande settimana per le borse europee e il brutto momento si ripercuote anche sull’indice. Nella settimana appena trascorsa il prezzo sembra aver completato una struttura testa e spalle che aveva iniziato a creare nelle settimane precedenti. Ciò potrebbe significare che nelle prossime sedute l’indice si muoverà ancora al ribasso. L’andamento dell’ultima settimana è stato viziato anche dalle cattive notizie sugli indicatori PMI. Tuttavia, le BB indicano che il prezzo è troppo vicino alla parte inferiore e nelle prossime sessioni potrebbe tornare nei pressi della media mobile a 20 periodi. Potrebbe aiutare in questo senso i buoni dati sulla fiducia dei consumatori.
Azioni
Ottima prestazione di Nvidia durante l’ultima settimana. Dopo la doji di indecisione creata alla chiusura del mercato della settimana precedente, esordisce con una grande candela verde. Raggiunto un massimo storico in area 500, ritraccia per prendere fiato e continua a salire, portandosi a quota 507. Il prezzo è abbondantemente sopra la media mobile a 18 periodi e tocca la trend line superiore. Questi indizi ci dicono che nelle prossime sedute il prezzo potrebbe ritracciare verso livelli più ‘normali’.
Menzione d’onore per Tesla che ha raggiunto una vetta mai vista: quota 2000! Come anticipato ieri, l’azienda di Elon Musk ha coronato una settimana straordinaria con il raggiungimento di un livello storico di 2000 dollari. Nonostante ciò ha continuato al rialzo fino a 2045 dollari, senza dare segnali di cedimento. Tesla si conferma un cavallo di razza nel fare soldi: ma qual è il suo fair value?
Continua il cattivo momento di Saipem, la spa italiana che si occupa della realizzazione di impianti per l’estrazione degli idrocarburi. Nonostante la notizia della scoperta di un grande giacimento di gas all’interno del Mediterraneo svelata dal Erdogan, il titolo continua ad annaspare in un trend ribassista iniziato settimane fa dovuto alla crisi del settore in generale. In questa settimana tuttavia, potrebbero esserci delle importanti novità dal punto di vista tecnico, in quanto il prezzo si trova su un importante livello di supporto e potrebbe rimbalzare. Non esistono dei segnali di inversione, in particolar modo sul MACD questa eventualità non è evidente, quindi è un’ipotesi molto azzardata
Buona settimana per la manifattura americana e in particolare per Nike. Dopo la rottura dell’importante resistenza in area 105 avvenuta nelle scorse settimane, il titolo continua a salire. Ormai i livelli raggiunti sono addirittura superiori a quelli prima della pandemia. Nelle prossime settimane si assisterà ad un movimento laterale del prezzo, che al momento viaggia nei pressi di quota 110. Come si può notare, il prezzo è nella parte superiore delle bande di Bollinger e probabilmente tornerà nei pressi della media mobile a 20 periodi.
Valute
Settimana così così quella della valuta europea. Inizia bene con uno sprint che porta il prezzo nei pressi della resistenza a 1,922, tuttavia non ha la forza di romperla al rialzo e ritraccia per il resto della settimana con un deciso movimento ribassista. Hanno giocato un ruolo chiave le notizie macroeconomiche. Tuttavia, se l’Euro ha subito un duro colpo a causa della pubblicazione dei dati dei direttori degli acquisti, il Dollaro non sembra aver subito i modo particolare le cattive notizie sui sussidi di disoccupazione, rivelandosi più forte del previsto. La Fed ha giocato un ruolo di contrappeso: nella scorsa settimana ha garantito che farà tutto il possibile per trainare il paese fuori dalla crisi.
Dollaro debole nei confronti dello Yen giapponese. A favore di quest’ultimo hanno giocato le buone notizie sul fronte dell’import/export. Dal punto di vista tecnico, si può notare come il prezzo abbia terminato, nel corso di quest’ultima settimana, la struttura testa e spalle che aveva iniziato qualche settimana prima. Ciò potrebbe indicare che il trend ribassista potrebbe continuare, portando il cambio ad un livello inferiore rispetto ai 105 odierni. Tuttavia non è da escludere la rottura della trend line in superiore e un conseguente movimento al rialzo.
Ci spostiamo su un time frame più alto (1 settimana) per descrivere la preoccupante situazione della Turchia. Negli ultimi mesi il paese sembra essere sempre più in difficoltà economica e il cambio con le principali valute è schizzato alle stelle. Oggi un Euro vale 8,63 lire turche. La situazione è complessa e preoccupante, tanto che non sono pochi gli analisti a scommettere su un futuro crack. Un ruolo fondamentale sarà giocato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti: salveranno Erdogan e il popolo turco?
Oro e Petrolio
Dopo aver raggiunto livelli mai visti, l’oro ha iniziato a ritracciare. Già qualche settimana fa si era mosso al ribasso, da quota 2075 fino all’importante supporto in area 1865. all’inizio di questa settimana sembrava voler recuperare le posizioni perdute, ma non è riuscito ad andare oltre la trend line in verde e, giunto poco sopra quota 2000, ha continuato a muoversi al ribasso. Potrebbero essere i primi segnali di un forte impulso ribassista che porterebbe il prezzo ai livelli pre-Covid. Hanno giocato un ruolo fondamentale le notizie USA sul vaccino di Pfizer e Biontech, che dovrebbe vedere la luce entro il 2020.
Continua l’altalena per il Petrolio. L’oro nero continua a muoversi tra due importanti livelli di prezzo: il supporto a 41,5 e la resistenza a 43,5. Solo una volta superati questi livelli ci saranno delle apprezzabili novità su questo fronte, indebolito dalle notizie ancora non buone sulla pandemia.