Regno Unito e le code per fare benzina: i motivi
Da sabato nel Regno Unito si registrano lunghe code ai distributori di carburante, dopo che alcune società petrolifere hanno comunicato la chiusura nella giornata di venerdì per carenza di autotrasportatori di carburante.
Regno Unito: la chiusura di alcuni distributori
La situazione di disagio ha iniziato a crearsi nella giornata di venerdì sera, quando alcune società come BP e Shell, hanno comunicato la chiusura dei distributori di carburante a seguito della mancanza di rifornimenti quest’ultimo.
Il governo britannico è subito corso ai ripari, cercando di tranquillizzare la popolazione sostenendo che solo un numero ridotto di distributori ha dovuto ricorrere alla chiusura “forzata”. Questo però, non ha tranquillizzato l’animo degli inglesi, che si son buttati in una vera e propria corsa ai distributori. La preoccupazione principale era quella di rimanere a secco e quindi cercare di accaparrarsi quante più scorte possibili nell’eventualità di possibili razionamenti.
Questa situazione di panico ha rischiato di mettere seriamente a rischio gli approvvigionamenti di carburante e quindi di andare a peggiorare una situazione già di per sé delicata.
Brexit e crisi logistica
A seguito del perfezionamento della Brexit, da qualche mese il Regno Unito sta attraversando una crisi logistica. Questo comporta una seria mancanza di autotrasportatori che si presentano in numero limitato per poter provvedere all’approvvigionamento di carburante in tutto il Paese.
Il tutto può essere a sua volta ricondotto alle politiche sull’immigrazione. Difatti, a seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si son fatte più stringenti le regole circa l’ingresso e la permanenza per un non residente in UK. Se prima, grazie all’accordo i Schengen vi era una piena libertà di movimento tra i paesi UE e quindi anche da e verso il Regno Unito, ora la situazione può dirsi cambiata. In base alle necessità, siano esse lavorative, di studio o di turismo, in linea generale si dovrà essere muniti di apposito visto.
Il governo britannico, vista la situazione delicata, sta cercando di trovare un giusto compromesso per istituire un visto temporaneo per gli autotrasportatori, in modo da evitare che in futuro si creino nuovamente fattispecie simili.
Il razionamento della benzina
Per evitare una vera e propria crisi dettata dal panico, alcuni distributori di carburante hanno imposto il divieto tassativo di effettuare il pieno alle automobili. Son stati imposti dei limiti che consentono di effettuare rifornimenti per massimo 15 o 30 sterline per auto.
Un Natale a rischio nel Regno Unito
Come riporta Reuters, la carenza di autotrasportatori potrebbe portare anche alla mancanza dei generi alimentari durante il periodo natalizio. Andrew Opie, direttore del settore food & sustainability presso il British Retail Consortium, ha dichiarato:
A meno che non vengano trovati nuovi driver nei prossimi 10 giorni, è inevitabile che assisteremo a significative interruzioni nel periodo che precede il Natale. I conducenti di mezzi pesanti sono il collante che tiene insieme le nostre catene di approvvigionamento. Senza di loro, non siamo in grado di spostare le merci dalle fattorie ai magazzini ai negozi
Si parla dei prossimi 10 giorni, perché proprio durante essi i rivenditori inizieranno ad aumentare le forniture proprio per garantire il costante approvvigionamento dato dall’alta stagione del mese di dicembre.