Tesla nello Standard and Poor 500: panoramica e conseguenze
Il 16 Novembre è arrivato l’annuncio ufficiale dell’entrata del titolo Tesla nello Standard and Poor 500. Dal 21 Dicembre, infatti, Tesla farà parte dell’indice più importante del mercato USA. Vediamo quindi la situazione Tesla e capiamo meglio cosa significa quotarsi nello S&P 500.
La situazione di Tesla oggi
Anche se ormai conosciuta da tutti (anche per chi non si interessa della materia, dato il personaggio che ne è proprietario), ricordiamo in breve cos’è Tesla. Tesla ha sede a Palo Alto, in Silicon Valley, anche se pochi giorni fa c’è stato l’annuncio di Musk di voler spostare il quartier generale in Texas. Viene fondata nel 2003 da Martin Eberhard e Marc Tarpenning, mentre Elon Musk diventerà principale azionista nel 2004 con i soldi guadagnati dalla cessione di Paypal.
Saltando le questioni legate ai modelli prodotti, passiamo alla quotazione in borsa: avviene il 29 giugno 2010 al NASDAQ con prezzo di 17$ ad azione. È considerato (almeno fino alla quotazione in S$P 500) uno dei titoli più pericolosi: altamente volatile e, inoltre, ha da sempre registrato perdite. In più, considerato il personaggio e le uscite del principale azionista e CEO, Elon Musk, l’osservazione sulla pericolosità del titolo è subito ovvia.
La rotta però sembra invertita: Tesla ha annunciato infatti il 21 Ottobre che il 3 quadrimestre di quest’anno rappresenta il quinto consecutivo in utile per l’azienda. Averne 4 rappresenta un requisito per l’entrata in S&P 500. Altri requisiti sono: avere almeno 8.2 miliardi di dollari di capitalizzazione, alta quota di capitale flottante e volume di scambi rilevante. Ovviamente Tesla li soddisfa tutti.
I requisiti soddisfatti da Tesla nello Standard and Poor 500
Tesla sarà il settimo titolo più grande all’interno dello S&P 500, con un “peso” pari all’1.52%.
L’11 Dicembre è stato inoltre annunciato quale sarà il titolo ad uscire dall’indice: Aimco -Apartment Investment and Management Co (AIV), società di investimento immobiliare. Tesla entrerà anche S&P 100, sostituendo Occidental Petroleum Corp. Quest’ultima resterà comunque nello S&P 500.
S&P 500 in generale
L’indice S&P 500 nasce nel 1957 dall’agenzia Standard and Poor’s e segue l’andamento delle principali società U.S.A alle quali, in base al valore di mercato, è attribuito un peso.
Ad oggi, le prime 10 società per peso nell’indice sono Apple ., Microsoft, Amazon.com, Facebook, Alphabet (A e C), Berkshire Hathaway, Johnson & Johnson, JPMorgan Chase & Co. and Visa Inc. Tesla dovrebbe essere la 7° dopo l’entrata, con Visa che quindi diventerebbe 11 uscendo dalle “prime 10”.
I 500 titoli dell’indice in totale rappresentano circa l’80% della capitalizzazione di mercato totale tra NYSE e Nasdaq. Il 21 Settembre di 2 anni fa l’indice raggiunge il record storico, segnando quota 2940,91 punti.
Generalmente il codice con cui viene indicato è GSPC o SPX sui mercati americani, dove il suo valore è calcolato ogni 15 secondi come risultato della somma della moltiplicazione tra Prezzo e Peso, normalizzato per il “Divisors“ necessario a limitare gli effetti di eventuali dividendi speciali, spin-off, emissioni di nuove azioni, ecc.