Vaccini ed economia: meglio prevenire che curare
Vaccini, Big Pharma, autismo, no-vax, bufale e così via. Il tema delle vaccinazioni è al centro delle discussioni sui social, nei palazzi del Governo e praticamente ovunque. Ma perché parlarne in un articolo di economia? Scopriamolo.
Vaccini ed autismo: questione di soldi
La leggenda metropolitana più diffusa sui vaccini è quella legata all’autismo. Secondo la storia, il rischio di incorrere nell’autismo dopo la vaccinazione è praticamente quasi certo. Bastano pochi minuti per scoprire che tutto questo è falso. Per prima cosa, l’autismo si sviluppa già durante la vita intrauterina e inoltre è una malattia multifattoriale e quindi non può essere ricondotta ad un unico “colpevole”. Dietro la correlazione vaccini-autismo c’è Andrew Wakefield.
Chi è Andrew Wakefield?
Nel 1998, un medico inglese pubblicò un articolo su Lancet (una rivista scientifica) dove affermava l’esistenza di una correlazione diretta tra il vaccino trivalente e alcune malattie, tra cui l’autismo. I risultati degli studi dell’allora medico, sconvolsero l’opinione pubblica e causarono un crollo vertiginoso delle vaccinazioni sia nel Regno Unito che nel resto del continente. Peccato però che Wakefield avesse ricevuto finanziamenti da persone coinvolte in cause giudiziarie per danni da vaccini e avesse fabbricato i dati per un suo tornaconto personale. Ovviamente, i dati sballati sono stati smentiti da numerosissimi studi successivi e l’articolo di Wakefield è stato ritirato da Lancet. Per il medico arrivò invece la radiazione dall’albo.
Qualche statistica sui vaccini
Data la loro natura, i vaccini hanno dei possibili effetti collaterali. Vediamo qualche numero: prima di tutto bisogna suddividere i rischi in reazioni gravi e non gravi. La possibilità di avere febbre o dolori nella parte dove è avvenuta la puntura sono alte ma appunto non gravi. Tutti gli effetti negativi comuni sono neutralizzabili con un farmaco anti-febbrile. Passiamo alle reazioni gravi:
- Dopo aver contratto il morbillo, la possibilità di avere un’encefalite è di 1 su 1000
- In caso di vaccino, le possibilità di effetti collaterali gravi diventano pari a 1 su 1000000
- La diminuzione temporanea delle piastrine a seguito della vaccinazione contro il morbillo avviene in un caso ogni 30000
- La statistica precedente aumenta di dieci volte nei casi di assenza di vaccini nel corpo
Un esempio reale
Negli Stati Uniti il morbillo è stato eradicato nel 2000. Nel 2013, un ragazzo newyorkese di ritorno da Londra, portò con sé il morbillo e lo trasmesse a 58 persone su 3351 individui entrati in contatto con lui. Il costo della conseguente emergenza fu di oltre 10000 ore di lavoro dei medici equivalenti a più di 394mila Dollari. L’aumento delle persone non vaccinate porta ad un aumento sia delle possibilità di malattia che di costi per combatterla.
Il giro d’affari del settore farmaceutico
Uno dei massimi esperti del settore farmaceutico è William Lazonick, professore dell’università di Lowell. Secondo i suoi studi la struttura del settore farmaceutico produce danni sia alla salute che alle casse degli Stati. Non produrre i farmaci, compresi i vaccini, in loco dà più potere contrattuale alle varie compagnie a cui viene affidato il compito di produrli. Il costo dell’immunizzazione nel 2015 è stato di quasi 320 milioni di Euro solo in Italia. Tuttavia, la pratica di vendere pacchetti di farmaci anziché i singoli prodotti ha fatto sì che diverse A.S.L. si affidassero all’Antitrust per denunciare pratiche anti-concorrenziali.
Big Pharma guadagna sui vaccini?
Con il nome “Big Pharma” si indica l’insieme (non ben specificato) di tutte le compagnie produttrici di farmaci, vaccini e simili. Oltre al complottismo, dietro questo nome c’è un effettivo guadagno sempre e comunque? No. L’International Vaccine Center, finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, ha stimato che se entro il 2020 i 73 Paesi più poveri somministrassero tre vaccini di base, i sistemi sanitari mondiali avrebbero un risparmio di oltre 60 miliardi di Dollari. In parole povere, con la vaccinazione si debellano le malattie e senza di queste non servono i vaccini. Questo basta a smontare la teoria che i vaccini siano sempre e comunque un mezzo per fare profitto su malattie create ad hoc. Ma, ovviamente, le compagnie produttrici non sono delle ONLUS.
I guadagni delle industrie produttrici di vaccini
Nel 2005 le aziende produttrici avevano accumulato ricavi per quasi nove miliardi di Dollari, nel 2009 questa cifra era più che raddoppiata grazie ai vaccini per la febbre suina. Con lo sviluppo delle ricerche mediche, sempre più malattie stanno diventando neutralizzabili attraverso i vaccini. Tra queste si trovano vari tipi di allergie, alcuni tumori e altre malattie precedentemente non “aggredibili” tramite vaccinazione. Questo, unito alla certezza degli esperti che la consapevolezza dell’utilità della prevenzione aumenterà, porta a stimare introiti per oltre 77 miliardi di Dollari entro il 2024.
Conclusione
I vaccini salvano vite umane, non vaccinarsi o non far vaccinare i propri figli equivale a creare delle possibili epidemie. Volete avere delle vite sulla coscienza?