Dopo un consiglio dei ministri infinito, iniziato ieri alle 22:00 e terminato stamattina alle prime luci dell’alba, si è giunti ad un risultato: lo Stato gestirà l’uscita graduale dei Benetton da Autostrade per l’Italia. Cosa prevede l’accordo raggiunto dopo non poche frizioni all’interno della maggioranza?
L’opzione di fondo scelta non è la revoca della concessione (questo spiegherebbe il +22% registrato da Atlantia a Piazza Affari), che non era gradita a Italia Viva e ad alcuni ambienti del PD. Con l’accordo raggiunto con Atlantia, lo Stato gestirà l’uscita dei Benetton dal capitale sociale di Autostrade per l’Italia in modo graduale, in un processo articolato in due fasi:
Aspi diventerebbe, secondo l’accordo raggiunto, un’impresa pubblica. Secondo le fonti governative,questo processo dovrebbe durare sei mesi o un anno. Intanto il governo ha dato mandato di negoziazione a Cassa depositi e prestiti per limare i dettagli dell’accordo con i manager di Atlantia e Aspi
Dopo aver definito la modalità di uscita dei Benetton dal capitale sociale e lo scorporo rispetto ad Atlantia di Aspi, il governo ha messo sul tavolo nuove significative richieste. Come riportato dal Sole 24 Ore:
In sostanza, il governo chiede un’ulteriore diminuzione delle tariffe, ritenendo insufficiente l’offerta di Aspi di qualche giorno fa. Inoltre esige che la società accetti l’articolo 35 del decreto Milleproroghe che fa passare la clausola per la revoca della concessione da 23 a 7 miliardi. Infine lo Stato chiede la manleva per essere sollevato da qualsiasi richiesta di risarcimento derivante dal Ponte Morandi. Non viene inoltre accettata la richiesta di Atlantia di modificare le parole “gravi inadempienze” all’interno del Milleproroghe.
E’ l’alba quando giunge a Palazzo Chigi la quarta e ultima lettera da parte dei negoziatori della famiglia Benetton. Atlantia cede, tutte le richieste del governo vengono accettate.
Il titolo Atlantia già in pre-market aveva registrato un sonoro +18%, apparendo a tutti, rispetto alla depressione che ha colpito il titolo nei giorni scorsi, in grande spolvero. Con l’apertura di Piazza Affari, il titolo vola e il prezzo giunge a ridosso di quota 14 € (+22%).