Nemmeno la convocazione da parte del Congresso ha spaventato il CEO Tim Cook.
Apple ancora una volta entra nella storia: è la prima società statunitense quotata in Borsa a superare la soglia dei 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il suo titolo ha toccato i 467,77 dollari.
Il 2 agosto 2018, la Apple aveva superato per la prima volta la soglia dei 1.000 miliardi. Il 31 luglio la società di Cupertino ha sorpassato il colosso petrolifero Saudi Aramco ed è diventata la società quotata con la più alta capitalizzazione al mondo.
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo, sui massimi di seduta, spinte dall’andamento positivo di Wall Street.
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari c’è da registrare il -1,17% di Moncler, il calo dei petroliferi Saipem e Tenaris (rispettivamente -0,87% e -0,98%). Si attende l’esito della riunione dell’Opec+ per valutare gli effetti della decisione sull’aumento della produzione a partire da agosto.
C’è da registrare un andamento positivo delle banche in tutta Europa (+1,38% l’Euro Stoxx 600 di settore) con:
Seduta positiva anche per le case farmaceutiche (Diasorin +1,95%) dovuta anche alla corsa per la ricerca del vaccino per il Covid-19. Le utility, come avviene quando gli operatori si spostano sulla difensiva, registra dei buoni risultati. In rialzo Nexi che avanza dell’1,07% dopo che Intesa Sanpaolo (+1,66) l’’OPA su Ubi ed è salita al 10,49%. Più indietro Pirelli (+0,57%) e Azimut (+0,48%), in calo invece Ferrari (-0,79%) che ieri ha firmato gli accordi per la partecipazione alla F1 nel 2021-2025.
Nemmeno la minaccia da parte di Epic Games nel settore gaming pare spaventare il colosso della Silicon Valley. Infatti, oggi l’azienda che ha portato al successo Steve Jobs ha infranto ogni record. Solo nel mese di giugno, la previsione più ottimistica indicava la capitalizzazione di mercato da 2000 miliardi entro il 2022.
Insomma, Apple ha raggiunto l’obiettivo con due anni di anticipo e la quotazione delle azioni AAPL non accenna a diminuire. Il nuovo record è stato temporaneo perché le contrattazioni sono andate avanti. Raggiunti e superati i 2.000 miliardi di dollari, la quotazione di Apple ha raggiunto il massimo di 468,5 dollari, per raggiungere i 467 per poi assestarsi sui 464,62. Il record è stato temporaneo e adesso si aggira attorno i 1.996 miliardi di dollari.
Apple impiega inoltre 137.000 persone, la forza lavoro di gran lunga superiore a molte aziende. Il fatturato è di 403.328 dollari per dipendente. Facebook è l’unico altro gigante della tecnologia a portare più soldi per dipendente (411.308).
Infine, durante la presentazione degli ultimi risultati trimestrali record, ha annunciato uno “split”, un frazionamento azionario di quattro azioni per una. Questo in seguito all’incremento del valore dei titoli in borsa nell’ultimo anno di oltre l’80%. L’obiettivo è quello di rendere più accessibili le azioni Apple a un numero maggiore e diversificato di investitori.
Nel terzo trimestre fiscale, i ricavi sono stati di 59,7 miliardi di dollari, con un incremento dell’11% rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima. Gli analisti finanziari, secondo un sondaggio Bloomberg, avevano previsto la cifra di 52,3 miliardi. Superata ogni rosea aspettativi. Per quanto riguarda gli utili, si registrano per azione di 2,58 dollari con un incremento del 18%, ben oltre le stime che si aggiravano attorno il 2,04% per azione.
La pandemia ha incrementato la domanda dei prodotti Apple. Come detto dal CEO Tim Cook «In questi tempi di incertezza queste performance sono la dimostrazione del ruolo che hanno i nostri prodotti nelle vite dei nostri clienti». Lo Smart Working e la Didattica a distanza hanno spinto le famiglie ad acquistare iPad e Mac. Nonostante la chiusura dei negozi fisici Apple Store, le vendite sono state compensate dalle vendite online. Anche i ricavi nei servizi e negli accessori, un indicatore della forza del Brand che ha contribuito da marzo a spingere le azioni della società percepita come una sicurezza per gli investitori durante i periodi di incertezza.