Fortnite non ci sta e dichiara guerra ad Apple e Google
E’ in corso una guerra silenziosa. Di certo non è come quella che è possibile fare in modalità “battaglia reale” sul videogioco ormai popolarissimo Fortnite. Il creatore di quest’ultimo, Tim Sweeney, ha dichiarato guerra ad Apple e Google. Il CEO di Epic Games ha deciso di sfidare di petto il monopolio dei big del tech americano: vediamo nel dettaglio le fasi e i motivi di questo conflitto.
Le cause
Le origini della contesa sono da ricercare nelle elevate commissioni che Apple e Google fanno pagare ai produttori di software che vengono venduti sui loro rispettivi app store. Tim Sweeney ha deciso di ribellarsi e di non pagare il 30% delle commissioni ai giganti del web, trovando un modo diretto per vendere i prodotti a marchio Fortnite. Apple non ci sta e dopo poche ore elimina il prodotto dal suo App Store. Questa risposta alla dichiarazione di guerra viene copiata da Google, il quale elimina il gioco dal Play Store.
All’inizio della contesa, Fortnite decise di applicare uno sconto del 20% per chi acquista i V-Buks (le monete per effettuare acquisti in app) direttamente da Epic Games, baypassando così la commissione e permettendo alla socità di Tim Sweeney di risparmiare un ulteriore 10% rispetto a quanto dovuto ad Apple e a Google con le commissioni.
La risposta di Epic Games
Tim Sweeney e il suo team marketing sono dotati di una grande fantasia e intelligenza. Attraverso i suoi canali di comunicazione, Epic Games ha lanciato un video in cui spiega che Apple ha monopolizzato eccessivamente l’accesso al download di Fortnite, cancellandolo dall’App Store di un miliardo di dispositivi. Il video si basa sull’accostamento del gigante tech al grande fratello di ‘1984’ di orwell. Oltre al danno la beffa, in quanto lo stesso video con delle persone e non con delle animazioni, era stato usato da Apple per lanciare il Macintosh.
In questo simpatico modo, Fortnite chiama dalla sua parte l’esercito di 350 milioni di giocatori in tutto il mondo sotto l’hashtag #freeFortnite, organizzando uno straordinario evento multi piattaforma con fantastici premi. Sono stati messi in palio anche 1200 dispositivi hardware perchè
anche se non puoi più giocare su iOS, ti restano altri fantastici modi per giocare a Fortnite
Il monopolio
Tim swaneey è stato il primo a ribellarsi a questo tipo di ingiustizia portata avanti da Apple e Google nel corso degli anni. In particolar modo, la società della mela, insieme alle altre big tech, è stata chiamata in giudizio poche settimane fa proprio a causa di una presunta violazione della concorrenza. Secondo l’accusa, Apple copierebbe le app che entrano in tendenza sul suo App Store per poi affossarle con il loro prodotto sostitutivo.
Ma quanto vale Fortnite?
Sicuramente non si sarebbe giunti a questo punto se Fortnite non valesse miliardi di dollari. Basti pensare che nel 2018 Epic Games ha realizzato un utile di 3 miliardi, mentre il suo valore è di 15 miliardi (fonte Wired).
In particolare, come riporta Tech Crunch:
solamente gli utenti iOs hanno speso a novembre 1,23 milioni di dollari al giorno, per un totale di 37 milioni al mese. Invece, tra PlayStation, Xbox, Switch, pc, Mac, Android e iOs, il totale degli introiti è stato di 318 milioni di dollari solo nel mese di maggio.
Tuttavia non è finita qui perchè bisogna considerare il numero di gamers presenti nel 2018 e nel 2020. Mentre due anni fa coloro i quali giocavano a Fortnite erano “solo” 125 milioni, ad oggi sono più del doppio, 350 milioni, con un trend in cointinua ed evidente crescita grazie ai continui aggiornamenti che rendono il gioco sempre accattivante e coinvolgente.