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Scandalo HSBC: nei guai la più grande banca europea

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La HSBC è nei guai fino al collo. Dopo un articolo pubblicato dall’ICIJ, la più grande banca europea per capitalizzazione è entrata in un tunnel che aveva intrapreso già nei mesi precedenti con la crisi epidemiologica. Scopriamo cosa è successo.

La banca più grande d’Europa

HSBC è l’acronimo di Hong Kong & Shangai Banking Corporation. Si tratta di un gruppo bancario molto antico, fondato dallo scozzese Thomas Sutherland nel lontano 1856. Una banca nell’allora colonia britannica era fondamentale per poter controllare e dirigere gli investimenti.

Sede HSBC a Londra
Logo HSBC

Il rapporto ICIJ

Il Consorzio dei giornalisti investigativi (ICIJ) ha da poco rilasciato un articolo dal titolo “Le banche globali sfidano la repressione degli Stati Uniti servendo oligarchi, criminali e terroristi“. Per giungere a questo risultato, l’ICIJ si è servito di un team di oltre 400 giornalisti di 88 paesi. Questo ingente numero di risorse era necessario per spulciare un rapporto di 2100 documenti del FinCEN (Financial Crimes Enforcement Network). Il report finale del consorzio è ricco di dettagli e documenti ufficiali, e parla di come le banche di tutto il mondo siano implicate in operazioni poco limpide:

hanno continuato a trarre profitto da attori potenti e pericolosi negli ultimi vent’anni, trasferendo fondi sospetti sul comparto bancario

Oltre alla HSBC, sono menzionate le più grandi banche del mondo, come JPMorgan, Standard Charthered, Deutsche Bank. Dopo una parte introduttiva, il rapporto si concentra sulla HSBC.

Già nel 2012 il gruppo bancario ha ammesso di aver riciclato 881 milioni di dollari per un cartello di narcotrafficanti. Quando il governo statunitense scoprì il gioco, propose alla banca di pagare ben 1,9 miliardi di dollari per evitare la causa e di annullarla definitivamente dopo cinque anni, se la HSBC si fosse impegnata nella lotta al riciclaggio di denaro sporco.

Nonostante le limitazioni, la banca ha continuato a fare affari con personaggi oscuri. Tra le attività incriminate, il riciclaggio di denaro proveniente dalla Russia e uno schema Ponzi in molti paesi, soprattutto asiatici. Nel biennio 2013-2014, e cioè il periodo in cui era limitata dal governo, la banca continuava a spostare denaro per il fondo di investimento WCM: il report afferma infatti che circa 30 milioni legati al fondo WCM transitavano nella banca.

Uno dei documenti che parla delle transazioni sospette della HSBC

Le conseguenze

In seguito a queste rivelazioni, la holding finanziaria si è fatta numerosi nemici, sia a Oriente che a Occidente.

Il Global Times, il giornale del partito Comunista cinese, ha scritto che probabilmente la banca sarà inserita nella lista nera. All’interno di questa lista sono presenti tutte quelle aziende che rappresentano un pericolo per la comunità cinese. Ne consegue che il gruppo HSBC sarà costretto a limitare le sue azioni commerciali e finanziarie all’interno del paese. Non è una bella notizia per Noel Quinn, nuovo amministratore delegato del gruppo da Marzo. Egli infatti aveva rivelato che le perdite a causa della crisi sanitaria sarebbero state recuperate con un rinnovamento del business avente come fulcro l’Asia.

Il Regno Unito e gli Stati Uniti, che hanno storicamente dei legami con HSBC, non erano in buoni rapporti con la banca già in precedenza. La causa dei cattivi rapporti è stata l’appoggio di HSBC alla legge sulla sicurezza cinese contro Hong Kong. Dopo il report, presumibilmente i rapporti si raffredderanno ulterioremente.

E’ forse giunto l’epilogo per HSBC? Quello che è (stato?) il gruppo bancario più grande d’Europa per capitalizzazione, appare isolato e privo di alleati istituzionali rilevanti. Per difendersi dall’articolo dell’ICIJ, la banca non risponde alle accuse, ma scrive:

Dopo i problemi del 2012, la banca ha intrapreso u viaggio pluriennale per combattere la criminalità finanziaria. La HSBC è una banca molto più sicura di allora

Una difesa un pò velleitaria di fronte alle gravi accuse che le vengono rivolte dall’ICIJ. Sembra tuttavia uno degli ultimi sussulti di un colosso, visto l’andamento del titolo sui mercati finanziari.

Le ripercussioni in borsa

La HSBC ha perso terreno su tutti i mercati su cui è quotata. Di seguito vengono riportati alcuni esempi.

Grafico HSBC ad Hong Kong

Come si può notare sul grafico a time frame settimanale, il prezzo del titolo alla borsa di Hong Kong è crollato a quota 29,30, il minimo di sempre.

Grafico HSBC sull’LSE

Non è diversa la situazione sul listino londinese. Il titolo si trova ai minimi dal 1998. Si tratta senza dubbio di un record al ribasso.

La HSBC sembrava in difficoltà già durante la crisi sanitaria. Il titolo è sempre stato in affanno, nonostante il settore bancario azzardasse la ripresa. L’indagine dell’ICIJ e l’inclusione nella lista nera del governo cinese saranno i colpi di grazia per la banca?