Nella Legge di Bilancio 2021, numerosi sono i crediti d’imposta per sostenere imprese e professionisti nella ripresa economica post-Covid. Previsto un vero e proprio Piano Transizione 4.0 che riguardano gli investimenti in beni materiali e immateriali, ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e formazione. Previste anche agevolazioni per le attività turistiche, rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, investimenti pubblicitarie e nel Mezzogiorno e per le PMI che decidono di quotarsi o per chi vuole riorganizzare la propria azienda.
Sono questi i principali ambiti di intervento dei crediti d’imposta disponibili nel 2021 a sostegno della ripartenza nel post-Covid-19. Ma proseguiamo con la mappatura dei bonus presenti nella Legge di Bilancio.
A seconda degli investimenti, dalle caratteristiche del bene e dell’anno di acquisizione, i crediti d’imposta variano. Vale per gli investimenti in beni strumentali nuovi è riconosciuto:
Per quanto riguarda invece i beni immateriali abbiamo:
Per gli investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali “ordinari” per imprese ed esercenti arti e professioni invece si ha:
I bonus per quanto riguarda albergatori, strutture alberghiere e non alberghiere sono due: quello inerente alla riqualificazione e l’altro alle locazioni. Il primo è riconosciuto al 65% per le spese sostenute nei periodi d’imposta successivi al 31 dicembre. Sono stati stanziati 180 milioni per il 2020 ed altri e tanti per il 2021.
Per quanto riguarda le locazioni, sempre vincolato ai requisiti del calo del fatturato o corrispettivi è previsto un credito d’imposta pari al 60% del canone pagato. Per quanto riguarda contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo utilizzato nell’esercizio di attività d’impresa, il credito d’imposta spetta invece nella misura del 30%. Il bonus per l’affitto dell’azienda è, invece, al 50%.
La Legge di Bilancio prevede un credito d’imposta in una singola aliquota pari al 50% degli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on line ma non su emittenti radiofoniche e televisive. Per quanto riguarda l’acquisto di strumentazione destinata alle aziende del Sud Italia, in particolare nelle regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Il credito d’imposta è calcolato sulla quota del costo complessivo dei beni per ciascun progetto di investimento pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese e 10 milioni di euro per le medie e 15 milioni per le grandi.