Home » Economia » L’asimmetria informativa: sapere è potere
mercato dei bidoni

Siete un rivenditore disonesto e cambiate la scadenza dei prodotti per poterli vendere anziché buttarli. State giocando a poker e avete una scala reale ma bluffate per far alzare il piatto. Questi esempi sono apparentemente del tutto scollegati tra loro ma hanno in comune una cosa. Voi sapete e gli altri no, c’è asimmetria. Siete cioè in possesso di un’informazione che non è condivisa da tutte le parti coinvolte in un determinato scenario.

In questo articolo parleremo di questa condizione che, come dice il titolo viene detta asimmetria informativa. Perché l’immagine dei Blues Brothers? Oltre ad essere una scena cult, aiuta a chiarire il concetto.

Come si presenta l’asimmetria informativa?

Dopo aver definito cosa sia l’asimmetria informativa, passiamo a parlare di come si presenta nella realtà e a fare qualche esempio. I casi di asimmetria informativa nella realtà, sono infiniti ma di solito di fa riferimento a tre situazioni precise:

  1. Selezione avversa
  2. Segnalazione e selezione
  3. Azzardo morale

In questo articolo tratteremo dei primi due casi mentre al terzo sarà dedicato un lavoro a parte.

La selezione avversa

Quante volte vi è capitato di fare qualcosa che in teoria doveva portarvi un vantaggio ma alla fine vi ha solo danneggiato? Ecco, cercate di tenere a mente quella sensazione.

Questo caso di asimmetria informativa, riguarda appunto tutte le situazioni (in Economia, si tratta in genere di contratti) in cui una parte modifica le condizioni esistenti a suo vantaggio. Solo che senza volerlo finisce per auto-danneggiarsi. Un esempio chiarirà il concetto.

L’asimmetria nel mercato delle assicurazioni

Voi siete i titolari di un’agenzia assicurativa e i vostri clienti si suddividono in A, quelli più prudenti al volante, e B, i più spericolati. Il prezzo medio della vostra polizza è X. Cosa successe se aumentate il prezzo da X a Y? Guadagnate di più, ovvio.

No, affatto. I clienti A sarebbero meno propensi a pagare di più dato che sanno che il loro modo di guidare, rende poco probabile (in teoria) che abbiano incidenti. Questo creerebbe una fuga di persone prudenti e aumenterebbe la percentuale di clienti B. L’obiettivo dell’assicurazione è avere come clienti persone prudenti quindi aumentando il prezzo sta in realtà favorendo la crescita del numero relativo di clienti B. In sostanza, sta agendo contro sé stessa.

Il mercato dei bidoni

Nel 1970, l’economista George Akerlof ha pubblicato l’articolo “The Market for Lemons: Quality Uncertainty and the Market Mechanism”, traducibile in italiano come “Il mercato dei bidoni: la qualità dell’incertezza e i meccanismi del mercato”. In questo lavoro, il futuro premio Nobel (nel 2001, insieme a Michael Spence e Joseph Stiglitz) utilizza il mercato delle auto usate per semplificare il concetto di asimmetria informativa. Il titolo inglese utilizza la parola “limoni” che in gergo statunitense equivale al nostro “bidoni”. Da qui l’immagine in evidenza dell’articolo.

Perché proprio il mercato delle auto usate?

Immaginate di essere una persona ignorante in tema di macchine, come l’autore di questo articolo. Andate da un rivenditore e trovate due auto identiche. Chiedete di farvi mostrare il motore e anche qui non trovate differenze. La cosa più razionale sarebbe presupporre che l’auto sia in condizioni abbastanza buone e quindi sareste disposti a pagare un ipotetico prezzo basato su queste condizioni. Se voi foste invece interessati a vendere un’auto di ottima qualità non trovereste facilmente un compratore disposto a pagare un prezzo alto per un’auto usata. Avreste più convenienza a farla rottamare o altro. Questo meccanismo prosegue e alla fine sul mercato rimarranno solo auto in condizioni pessime. L’asimmetria qui sta nella qualità del veicolo, chi vende ha maggiori informazioni di chi vuole comprare e quindi ha più potere.

Segnalazione e selezione

Il titolo di questo paragrafo si potrebbe leggere anche “Spence e Stiglitz”, dato che questi due economisti sono stati i pionieri delle teorie qui nominate. Per quanto riguarda la segnalazione, pensate a un curriculum dove si legge che Tizio ha conseguito la laurea. Il fatto di aver conseguito tale titolo può voler dire che aveva voglia di imparare, è stato costretto a farlo o altre mille cose. Queste informazione però non è conosciuta dal potenziale datore di lavoro che legge il curriculum e che cerca qualcuno che abbia spirito di apprendimento. Da qui l’asimmetria.

L’esempio delle auto usate spiega anche il meccanismo della segnalazione ma per spiegare una situazione che comprenda entrambe le teorie, faremo ricorso a un esempio poco economico.

I rospi in cerca di una compagna: combattere o aspettare

Molte specie di animali durante la stagione degli amori, vedono frequenti combattimenti tra i maschi per stabilire l’ordine gerarchico di scelta delle femmine. Ma è veramente necessario combattere? A quanto pare no. Krebs e Dawkins hanno studiato il comportamento dei rospi nel loro lavoro “Animal signals: mind reading and manipulation”. Un rospo grande non ha paura di uno più piccolo. Ma cosa accade quando c’è asimmetria informativa? I due economisti affermano che quando un rospo sente il gracidio di un altro ma non vede le dimensioni del rivale, sceglie (selezione) se affrontarlo o meno in base alla profondità del suono che esso emette (segnalazione).

Appuntamento al prossimo articolo, per parlare dell’importantissimo tema dell’azzardo morale.