Una delle Crisi di Governo più strane della storia.
Dopo il discorso del Presidente del Consiglio Conte (accolto da tantissimi applausi da parte del M5S e del PD e dai fischi del centrodestra), che ha annunciato che andrà oggi stesso al Quirinale per dimettersi, sono partite le repliche dei gruppi parlamentari.
Il primo a replicare è stato il Vice Presidente Salvini (passato dai banchi del Governo ai banchi della Lega) e successivamente è iniziata la replica di Matteo Renzi.
Tra quelle possibile vi è l’esercizio provvisorio.
L’altra possibilità è che si formi un nuovo Governo (M5S-PD-LEU) ma i tempi parlamentari rischiano di essere troppo stretti. Con le elezioni ad Ottobre non è detto che ci siano i tempi tecnici per la formazione di un nuovo esecutivo.
Senza un nuovo Governo in carica sarà praticamente impossibile scrivere una nuova legge di Bilancio e quindi non si potra evitare l’aumento dell’IVA con l’aliquota ordinaria che passerà dal 22% al 25,2% e quella media dal 10% al 13%.
Oltre all’aumento dell’IVA ci sarà anche l’aumento dell’accisa sulla benzina.
Ironico considerando che il leader del partito che ha fatto partire la crisi di Governo è proprio colui che più di tutti voleva ridurle.
A giorni si riunirà in Francia il G7 e l’Italia si presenterà al vertice con un Presidente del Consiglio dimissionario. Una situazione grottesca considerando che nel vertice di parlerà di Brexit.
In tutto questo non manca la brutta notizia sui mercati.
Dopo le rassicurazioni da parte del governatore della Banca Centrale Finlandese su nuove politiche espansive da parte della BCE sembra essere finito l’effetto boost in borsa.
A questo punto è ora di riconoscere che gli effetti esterni siano inutili ed è ora di puntare sull’aumento della produttività.